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Il "momento" giusto

Esiste? Non esiste? Lo dobbiamo cercare? Va aspettato? Bhoo..
Forse vale la pena pensare di non aspettare il momento giusto, perché non arriverà mai. Abbiamo tutti molti impegni e tanti problemi, ma il tempo passa.. Forse non bisogna aspettare ancora, ma basterebbe fare il primo passo per il proprio benessere!

Ci siamo sempre detti che "ogni cosa ha il suo tempo", perché il destino è incerto e a volte, i venti non soffiano a nostro favore e le vele non si gonfiano nonostante il nostro impegno.
Si dice che le cose migliori non si programmano, che succedono all'improvviso e che è meglio non affrettare il tempo: sempre più spesso (parlando di eventi di VITA in generale), si tende a pensare (e soprattutto ce lo dice chi invece non hai mai "aspettato"), che se qualcosa deve succedere, accadrà!

Stare bene

Spesso in questi ultimi mesi ci siamo sentiti stanchi, stressati, e abbiamo sentito il bisogno di ritrovare un equilibrio. Iinfatti il lavoro, i pensieri, la PMA e i ritmi quotidiani hanno rischiato di rendere i momenti di compagnia e di relax delle perle rare nella routine della nostra coppia.

Quando chiunque ci chiede "come stai", subito rispondiamo "bene", senza dare un reale significato a questa parola, soprattutto perchè in quel momento non ci ascoltiamo realmente per capire se è proprio così che ci sentiamo.
Dunque cosa significa realmente "stare bene"? Siamo fatti di tante cose, ma una cosa importante è la comunicazione fra pensiero e corpo, perchè le emozioni che viviamo modificano il corpo (potremmo dire le nostre cellule e molecole) e l'energia; ma questo a volte sembra più un appannaggio della cultura orientale, che ha ben chiaro la stretta relazione del mente-corpo.

Chiedere "aiuto"

Ho ricominciato a pensare a me, a riprendre in mano la mia vita, spalancando le braccia e cercando di trattenere tra le dita tutto quello che mi capita - soprattutto il buono che mi capita.
Ho ripreso a fare le sedute di riflessologia, perchè sono importanti per la mia energia ma anche perchè mi rilassano e, sono un modo per farmi dare "una svegliata": la terapista sa essere molto dura nonostante il suo sorriso, perchè vuole farmi tirare fuori la parte migliore di me!!

Ho pianto di nuovo, le ho raccontato come ho affrontato questa "perdita" e mi ha confermato che ho un blocco rabbioso che devo sciogliere, altrimementi se non riesco a passare oltre, non sono pronta ad aprirmi alla nuova vita che mi aspetta - VITA a 360 gradi! E credo che abbia ragione.

Scelte diverse, vita diversa?


In questi giorni passano di frequente il trailer di un nuovo film con Jennifer Lopez, che inizia con una frase "pensi mai alla tua vita e su come sei finita così? Se avessi fatto altre scelte, saresti più felice?".
Ecco, mi fa riflettere come ho fatto già in passato, perchè forse quella che sono oggi non è la persona che avrei voluto essere, ma quello che la vita ha scelto per me.

A parte la questione amorosa, che ovviamente ho fermamente scelto - sono tornata indietro sui miei passi e mi sono ripressa Mr. P. -, a volte credo che avrei potuto scegliere strade diverse dal punto di vista lavorativo o quantomeno, avrei potuto dargli un "taglio" differente.
Mi sono trovata, un pò giocoforza, a dover dire SI quando non ne ero sicura al 100% e ad accettare dei NO quando avrei potuto spingere e magari cambiare qualcosa.

Non ricordo. Forse si

A volte ci penso. E mi sembra quasi una storia che mi hanno raccontato, non la mia, non io. Non ricordo più com'ero all'inizio del mio matrimonio, quando non pensavo minimamente ad avere un figlio. C'era tutta l'eccitazione di questa nuova condizione, le foto da far stampare, i regali da sistemare, il viaggio di nozze e tutti i residui delle feste..
Ma com'ero? Spensierata e felice, convinta di avere tutto ciò di cui avevo bisogno. Era una bella novità e l'idea del figlio era stata spostata a "più avanti.. poi ci penseremo..".
Mi è sempre piaciuto essere carina per mio marito, ma prima era quasi più "spontaneo": un filo di trucco, accendevo le candele, sceglievo la biancheria più sexy, mettevo la musica e facevamo l'amore!

Com'è "più" facile

Quando si inizia a  pensare ad un figlio, tutto sembra davvero facile e fatato. Si crede che con uno schiocco di dita, arrivi la pancia.
Poi passa qualche mese e le cose non si guardano più allo stesso modo. Così il nostro caro amico Google diventa davvero come "la zingara a cui chiedere informazioni sul nostro futuro". Più che altro, ci si inizia a chiedere come rimanere incinta nel minor tempo possibile; come trovare la gravidanza facendo questo o non facendo quello; mangiando un cibo o eliminando un'abitudine.. lo abbiamo fatto tutte, googlando i nostri peggiori dubbi.

Bhè, quello che scriverò qui oggi, è un elenco delle "curiosità per rimanere incinta", che di certo con me non hanno funzionato!

Tra attesa e speranza. Si ricomincia

Premessa: forse siamo destinati ad aspettare, solo perchè il nostro viaggio non è ancora iniziato o perchè non vuole finire. Qualunque sia il motivo, continuo con tenacia a guardare i binari e sono certa che alla fine, la destinazione del viaggio, sarà un posto bellissimo!

Perchè questo 2019 doveva comunque iniziare con qualcosa, con una spinta che mi restituisse fiducia. Questa "novità" si chiama Dottoressa D, l'ho conosciuta ieri durante il primo colloquio e sono molto contenta.
Premesso che il lunedì è iniziato con un bell'herpes sul labbro (certo aver ricominciato a bomba tutte le mie 12534 attività forse non ha aiutato il mio fisico, tanto che anche stamattina mi sento proprio uno straccetto), la telefonata dello studio della Doc mi aveva messa in allarme quando ho letto il numero sul display del cellulare, ma era solo per anticipare un pò la visita. Quindi, tutto ok.

Pensieri notturni

Stanotte ho dormito malissimo, come non mi capitava da tempo, perchè quando mi sono alzata per andare in bagno, poi non avevo più sonno. Erano le 5:15 e l'ultima volta che ho guardato l'ora erano le 6:55, circa 10 minuti prima che suonasse la sveglia (ovviamente mi sono addormentata tanto quanto è bastato per mandare a quel paese il suono che mi intimava di alzarmi).
Continuavo a contare le pecore, a pensare a cose rilassanti, ad andare a tempo con il respiro di Mr. P... ma niente, il cervello era in fermento e non riuscivo a tenerlo a bada.

Non vi ho raccontato che ho contattato la nuova dottoressa e tac, mi hanno dato appuntamento tra qualche giorno. Sono emozionata e contenta. Però ecco, sono anche un pochino agitata - credo sia normale. Ora bisogna ricominciare da capo, ristabilire un contatto-rapporto con questo nuovo medico, cercare di trovare una soluzione e non passare per una ossessionata dalla situazione.

Avete pensato..?

Dopo le ripetute domande di rito su "come stai.. come va.. come l'avete presa.. cosa pensate di fare.. etc.. etc..", arriva la classica che tutti sembra ti debbano fare per forza: ma avete pensato all'adozione?
Vi avevo detto che anche la mia ginecologa, dopo aver detto che il mio utero era vuoto, se n'è uscita con questa "infelice" frase.

Che poi, come tutte le cose, sembra proprio che tutti abbiano la loro opinione, ovviamente senza essere toccati in prima persona, ma tutti hanno sempre quel consiglio che, pare sia - sempre - quello vincente.

Quindi, ora metto un attimo a posto i pensieri, e cerco di spiegare (e spiegarmi) una cosa.
NO, non siamo interessati all'adozione (rumore di cocci che cadono, perchè a qualcuno sicuro sono cadute le braccia).
Realmente non ne abbiamo mai parlato faccia a faccia io e Mr. P., ma sappiamo che per entrambi è NO. Non ci siamo mai messi a sbrogliare la matassa dei motivi, ma sappiamo che è così e ci va bene.

La vita va

È la vita. Pare che tutto vada avanti così e tu neanche te ne accorga. Perchè alla fine tutto scorre e noi non lo possiamo fermare.
Forse ad oggi, posso dire che sono le priorità che cambiano, la gente cambia secondo i propri impegni ed interessi. Ci sono gli eventi, le cose, le situazioni che si modificano, la vita che continua ad andare avanti sebbene la tua abbia subito una piccola frenata e proceda, lentamente, senza che tu possa rendertene conto.

Però nonostante questo, sono "sopravvissuta" a questo periodo che credevo potessere essere pesante e farmi più male che bene. Perchè anche io sono andata avanti a testa alta, nonostante le mie cicatrici, ma non me ne sono fatta una colpa, anzi, le tengo come un mio personale trofeo.

Festìna lente

Voglio iniziare l'anno nuovo, con un motto: Festìna lente, ovvero "affrettati lentamente" (frase attribuita all'Imperatore Augusto dallo storico Svetonio).
Perchè così? Perchè mi ha colpito come questa espressione unisca in un ossimoro, due concetti opposti, ovvero velocità e lentezza.

Eravamo alle terme io e Mr P. (ci siamo concessi un giorno solo per noi, dopo lo stress dell'ultimo mese) e sulla targhetta della sauna, questo modo di dire mi ha colpito, soprattutto perchè racchiude un pensiero che abbiamo fatto nei giorni passati io e mio marito.
Quindi, questo Festìna lente ci dice di procedere con calma e cauta determinazione, ma allo stesso tempo, con una decisa ed equilibrata costanza.

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