Un giorno, caro figlio mio, ti parlerò di cosa è successo in questi anni.
Rivedrai le nostre fotografie e ti chiederai perché indossavamo le mascherine.
Perché quando eri dentro la pancia non abbiamo visto tanti amici, o perché quando sei nato non abbiamo fatto tante feste.
Ci saranno i racconti del lockdown, di quando io e papà eravamo soli in casa, passavamo le giornate a guardare la TV, a cucinare e girate video divertenti da condividere con gli amici; in quello stesso periodo sapevamo che da qualche parte, qualcuno stava "lavorando per noi" e prima o poi, avremmo avuto la notizia che i nostri gameti sarebbero arrivati.