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I nonni

In questi giorni, più volte ho dovuto mettermi d'accordo con i nonni, per organizzarmi e

lasciare il piccolo durante il lavoro o altri impegni. Non sempre lo faccio a cuor leggero, perché so che possono essere impegnati o addirittura rinunciare a qualcosa per "colpa mia".

Ma diciamocelo: i nonni sono una grande risorsa, hanno fatto la loro parte come genitori e adesso hanno del tempo a disposizione per seguire i nipoti!!

Abbiamo la fortuna di poter contare sui nonni: i miei genitori sono un po' più disponibili perché sono un po' più giovani e riescono anche ad incastrare altri impegni, mentre i suoceri, sono dei nonni attenti e simpatici, ma non ci aiutano molto nella gestione (sono un po' più anziani ed hanno obiettivamente alcune difficoltà).

Essere madre

Non riesco ad avere un minimo di vita normale come prima della nascita del nostro piccolo: non ricordo cosa vuol dire dormire tutta la notte. Poi guardo nostro figlio, vedo i suoi occhi scuri, e sento dentro di me una forza incredibile. Ho amato tante persone in questa vita, ma l'amore che provo per lui è più forte di ogni altra cosa.

Insomma, perché facciamo figli? Li cerchiamo, a volte diventiamo pazze per averli e poi ci stravolgono la vita. Sono un pezzo del nostro cuore; li trattiamo con i guanti, li vestiamo con tutine e magliette, come se fossero delle bambole.

Abbiamo fatto degli errori, ne faremo altri e, avremo sempre intorno mamme che sembra non ne commettono, che siano migliori di noi.

Si, sognare!

Tra le cose strane che mi sono successe in questo periodo, è sognare tanto.

Premesso che dormo tanto (all’inizio era soprattutto il progesterone che mi dava sonnolenza, mentre ora svegliandomi di notte, di pomeriggio spesso mi appisolo sul divano, ma devo mettere la sveglia), da subito ho iniziato a fare dei sogni strani; ho sognato la mia “amica” che non vedevo da più di un anno, ma tipo 2/3 notti di seguito e mi svegliavo agitata; ho sognato ovviamente di svegliarmi in un pozza rossa, perché mi era arrivato il ciclo; mi è capitato di scoprirmi vulnerabile e con la voglia di avere un po’ di intimità con mio marito (per ovvi motivi, all’inizio non ci sfioravamo neanche)… insomma cose strane, anche abbastanza vivide e soprattutto, ben chiare ogni volta che mi svegliavo.

Bilanci

Anno che lasci, bilanci che trovi.
Tutti facciamo i conti con quello che abbiamo vissuto in questo anno appena passato e ci auguriamo, che alcune cose possano essere diverse, migliori o peggiori in questo anno nuovo.

Ci era sembrato così duro già il 2018, che fare peggio nel 2019 sarebbe stato impossibile..Ovviamente parlo sempre dalla parte della ricerca di un figlio, perchè per il resto per fortuna, non ci si può lamentare: sia io che mio marito ci siamo assestati nel lavoro, stiamo facendo qualcosa che ci piace, con entusiamo e passione.

Non ricordo. Forse si

A volte ci penso. E mi sembra quasi una storia che mi hanno raccontato, non la mia, non io. Non ricordo più com'ero all'inizio del mio matrimonio, quando non pensavo minimamente ad avere un figlio. C'era tutta l'eccitazione di questa nuova condizione, le foto da far stampare, i regali da sistemare, il viaggio di nozze e tutti i residui delle feste..
Ma com'ero? Spensierata e felice, convinta di avere tutto ciò di cui avevo bisogno. Era una bella novità e l'idea del figlio era stata spostata a "più avanti.. poi ci penseremo..".
Mi è sempre piaciuto essere carina per mio marito, ma prima era quasi più "spontaneo": un filo di trucco, accendevo le candele, sceglievo la biancheria più sexy, mettevo la musica e facevamo l'amore!

Festìna lente

Voglio iniziare l'anno nuovo, con un motto: Festìna lente, ovvero "affrettati lentamente" (frase attribuita all'Imperatore Augusto dallo storico Svetonio).
Perchè così? Perchè mi ha colpito come questa espressione unisca in un ossimoro, due concetti opposti, ovvero velocità e lentezza.

Eravamo alle terme io e Mr P. (ci siamo concessi un giorno solo per noi, dopo lo stress dell'ultimo mese) e sulla targhetta della sauna, questo modo di dire mi ha colpito, soprattutto perchè racchiude un pensiero che abbiamo fatto nei giorni passati io e mio marito.
Quindi, questo Festìna lente ci dice di procedere con calma e cauta determinazione, ma allo stesso tempo, con una decisa ed equilibrata costanza.

Chi ha inventato il tempo?

Il tempo è da sempre mio "amico e nemico", ma forse lo è per tutti noi: quante volte al giorno diciamo "eh, se avessi più tempo.." oppure "come corre il tempo.." e via in un tripudio di sbuffi e di pensieri rimugginati.

Il tempo corre e scorre mentre, a tratti, sembra che mi stia rincorrendo, mentre sono intenta a seguirlo e a superarlo. Corre lui e corro io; è una corsa speciale che richiede la capacità di riuscire ad ascoltare la voce del tempo e quella del suo stesso tempo. Ma lo sapete una cosa? Il tempo non appartiene a nessuno. Scorre perché noi lo abbiamo definito con secondi, minuti, ore, giorni e così in settimane, mesi e anni. La mia terapista mi ha detto che "la vita è un fluire senza tempo"; è un continuo immergersi "in e di" emozioni che continuano, come le onde del mare al di là del tempo.

Giornata in memoria dei bambini mai nati

Ci sono arrivata tardi, perchè ero troppo stanca per mettermi a scrivere, quindi mi perdonerete se lo faccio solo oggi.

Ieri, 15 ottobre, era la "giornata in memoria dei bambini mai nati", tutti quelli che hanno provato a resistere dentro la mamma, ma poi se ne sono andati.. (vi ho raccontato qualcosa su questo tema parlando dei bambini stella).
In questo giorno in tutto il mondo - ieri -, sono state accese candele sui davanzali delle finestre in ricordo dei bambini mai nati per aborti o morte in utero o dei bambini morti in epoca perinatale.

Bibbidi bobbidi bu (booh)

Mentre l'autunno incalza con mattinate molto fredde, cielo azzurro e foglie portate via dal vento, anche la mia vita corre.. forse anche più del solito. Di più?? Direte voi. Bhè si.
Ho inziato il corso in modalità full time e sono veramente stanca. Stare in classe dalle 9 alle 18 è una "tortura", ma soprattutto sono le informazioni date che gonfiano la testa e anche gli occhi di lacrime (ho avuto un paio di momenti in cui sentivo che stavano li li per uscire..).
Poi arrivi a casa e.. tac, c'è il letto da rifare, il frigo vuoto e la cesta dei panni piena.
Ma vaaaaaaaaa bene. Ho voluto la bicicletta Ora pedalo. A volte un pò in salita, come tipico mio, con il sudore che scende sugli occhi e il sorriso che mi contraddistingue.

Buon anniversario

Oggi un giorno come tanti.
Anzi no.
Da 6 anni è diventato un giorno speciale, il giorno in cui è nata la nostra nipotina, quella che ti viene incontro a braccia aperte per abbracciarti. Quello scricciolo che ci ha tenuto col fiato sospeso e che ora, va in prima elementare.
Ma da 3 anni, questa è la data del nostro matrimonio, la data dove davanti a tanti amici e parenti, ci siamo giurati amore eterno.
E spero che insieme riusciamo sempre ad essere sorridenti e spensierati come quel giorno.. e se anche la vita ci mette davanti delle difficoltà, sono sicura che insieme, come quel pomeriggio, tenendoci per mano, percorreremo insieme la navata della vita..
Lo faremo insieme, continueremo la ricerca della serenità e di un figlio, ci proteggeremo l'un l'altro, come dice Battiato "perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te.."!

Le ho detto la verità

Nei mesi passati, vi ho raccontato varie volte come "mi sentissi un pò distante dalle mie amiche di sempre, come non mi è venuto spontaneo raccontare di questa nostra esperienza e tutto l'iter della PMA, con annessi e connessi". Ho scritto anche del momento in cui ho capito che NO non potevo dire nulla in questo post, proprio il giorno che iniziavo con la stimolazione e una nuova "doccia fredda" mi ha gelato il cuore, anche se solo per pochi istanti.

Ma poi sono passati mesi. Cambiate situazioni ed è arrivato il momento di parlare a cuore aperto. Così, durante un pranzo improvvisato.

Leggera eppure c'è: ansia

Ora inzia un pò di paurina.. perchè si, è vero che al pronto soccorso mi hanno detto che è tutto ok, che ho espulso tutto, ma questo ciclo, ovviamente è stato abbondante, con picchi in particolare di notte (chissà perchè, credevo invece che la forza di gravità lo "aiutasse" di giorno), ma senza troppi dolori (la mia ginecologa aveva previsto punture di Toradol "visto la quantità di materiale che hai", quindi con contrazioni molto forti!), se non le tipiche pungicate alle ovaie da secondo giorno - che per me normalmente è il più abbondante e il più doloroso.

Vabbè, ma perchè paura? Perchè ho l'ecografia di controllo con la mi dottoressa.. e che ne so, non ho la palla di vetro, ma visto che la sfortuna ultimamente ci vede benissimo con noi (non vi parlerò di radiatore rotto alla macchina.. o cellulare impazzito.. o varie ed eventuali..), allora rimango un pò in allerta.

La mia metà della mela

Oggi voglio fare un piccolo post su mio marito, perchè ieri era un pò giù e mi si è sciolto il cuore.
Questa non vuole essere una lettera d'amore, ma piuttosto un modo bello per pensare ora a lui, che lo vorrei qui vicino a me, visto che mi sento un pò giù e vorrei che mi stringesse forte.
E, visto che la prima volta che ha letto il blog ha detto "ma sembro uno un pò scemo da quello che scrivi", voglio fargli capire, che invece è un marito super per me, la mia metà!

Ci siamo conosciuti al liceo e siamo diventati subito amici (anche perchè, per la questione amorosa, lui aveva tutti altri gusti..), così non facendo parte dei suoi canoni, mi sono accontentata di essergli amica, se questo voleva dire respirare la sua stessa aria.

Ci siamo persi negli anni (ogni tanto ci incontravamo nel quartiere, ma nulla di più di un "ciao come va"), fino a quando, uno quasi si scorda di conoscere quella persona.

Sogni. Sognare

Mi capita di sognare spesso. E soprattutto, mi ricordo quasi sempre quello che sogno. Magari se mi sveglio a metà nottata per andare in bagno no, ma quello della mattina, è sempre abbastanza vivido quando suona la sveglia.
Più o meno sempre, non ho quasi mai fatto fatica a ricordare i sogni.

E allora ogni tanto vado a cercare i significati, se faccio qualche sogno strano e particolare, tento anche con l'ambo, ma ahimè, solo una volta sono riuscita nell'impresa di vincere 40 o 50€, ma solo al terzo e ultimo tentativo (mai stata fortuna ai giochi, io)!

E' quasi finito, ma..

Domenica, quasi ora di pranzo.
Il cielo è grigio e tra poco riprenderà a piovere. Ho messo una playlist soft che mi liberi dai cattivi pensieri e mi faccia scrivere di getto.
Oggi è l'ultimo giorno per festeggiare il mio compleanno. Cioè, finito il weekend, ricomincia il conto alla rovescia.
Giorni di pioggia e di risate, coccole e brindisi.

Ma andiamo dal principio: venerdì sera alla fine, ha cucinato Mr.P., abbiamo scelto il menù insieme e poi, si è messo ai fornelli (vabbè, l'ho aiutato a pulire le cozze, così abbiamo fatto le cose gomito a gomito, che ci piace tanto); ci siamo rilassati sul divano e io sono piombata in un sonno profondo!
E ovviamente, visto che nel frattempo si era fatto tardi, ci siamo messi tutti e due in tuta, ma ho avuto il buon senso, di mettere una tovaglia carina, almeno senza le macchie di vino sopra!!

Felicità (e sogni) nel cassetto

".. ho due sogni nel cassetto, tre nell'armadietto e una valigia di canzoni.." (cit da Davide De Marinis).
Diciamo che di sogni ne ho più di due, e che i cassetti sono pieni di cianfrusaglie. Quasi damaniaco-compulsivo.
Perchè questo post?? Perchè sono stata a casa dei miei, sono entrata in camera e cercando una cosa in un cassetto, ho trovato un mondo che mi ero scordata di aver accantonato.

Ci sono due cassetti, del mobile bianco che ha dipinto papà il secolo scorso, che si incastrano sempre perchè la vernice ha fatto spessore. Ovviamente quello che cercavo sapevo che non fosse lì, ma mi sono detta "magari c'è qualcosa che mi interessa". Allora tira e tira, tra un paio di finti Ray Ban e una rubrica vuota, ho trovato anche il mio diario del liceo.

Giornata di contraddizioni

La vita è fatta di contraddizioni.
Sai quelle cose che, no dai.. si identifica una cosa con il suo contrario.
Oggi è una giornata contraddittoria per la mia famiglia, perchè si festeggia ma si è anche tristi.
 

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