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Bilanci

Anno che lasci, bilanci che trovi.
Tutti facciamo i conti con quello che abbiamo vissuto in questo anno appena passato e ci auguriamo, che alcune cose possano essere diverse, migliori o peggiori in questo anno nuovo.

Ci era sembrato così duro già il 2018, che fare peggio nel 2019 sarebbe stato impossibile..Ovviamente parlo sempre dalla parte della ricerca di un figlio, perchè per il resto per fortuna, non ci si può lamentare: sia io che mio marito ci siamo assestati nel lavoro, stiamo facendo qualcosa che ci piace, con entusiamo e passione.
Le nostre famiglie sono belle, sorridenti, unite.
Se ci è stato toglto qualcosa, è stata la fiducia e per fortuna, non persone.
Abbiamo amici su cui poter contare (e abbiamo capito chi invece non ci faceva bene) e che anche se vediamo poco, riusciamo sempre ad essere spontanei e sereni, come se non ci sentissimo dal giorno prima..

Ma poi, dal punto di vista della PMA, siamo partiti con la nuova Doc e il nuovo tentativo, che ci aveva dato tante speranze. Ho passato dei giorni particolari al Policlinico, tra i miei pensieri e la conoscenza di nuove persone.
Il Tempo è corso veloce, le analisi, il mio compleanno e finalmente il pick-up e transfer, con l'ennesima delusione che non solo segnava il fatto di aver avuto un altro aborto precoce, ma mi sbatteva in faccia la questione del "dovermi rimettere in gioco", riprendere in mano la mia vita - io che invece già ero convinta di essere incinta.
Una volta provato ad accantonare la questione, è arrivata la mazzata della notizia che saremmo diventati zii, quindi tutto il dolore che era stato messo sotto al tappeto, è ritornato a galla più persistente di prima.
L'estate è passata, sono cambiate un pò di cose fuori e dentro di me (ah, ci vogliamo scordate le visite con due nuovi ginecologi e la famosa isteroscopia?) e finalmente, ero quasi in pace, soddisfatta perchè anche il lavoro aveva preso una buona piega.
Ma potevo stare tranquilla io? No. Ecco perchè, ci siamo decisi a chiamare il Centro per prendere appuntamento..

Vabbè, il resto è abbastanza fresco, suvvia ve lo ricordate.
Ma intanto le lancette vanno avanti, il tempo scorre e siamo giò nel 2020.
Non sono contenta, ho perso tanta speranza e mi sono affidata troppo alla scienza. Ho dato a fattori esterni più potere di quanto dovessero avere e ciò mi ha portato prima un'illusione incredibile, poi un dolore che se non ci sei dentro, non puoi capire.

Non farò liste di buoni propositi, non ho espresso nessun desiderio, ma ho chiesto di essere più paziente, di avere più tempo per me, per amarmi e farmi amare di più; vorrei riuscire a ritagliarmi un hobby e magari, far diventare questo blog una unica storia.

Caro 2020, possiamo chiederti quello che vogliamo, ma sappiamo benissimo, che l'unico che sa qual'è il nostro furturo, sei tu.
E voi, avete fatto bilanci e tirato le somme di quest'anno appena passato?

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