PMA - 3° round

E' passato del tempo, ma non passano le situazioni simili.
Si chiude il 2018 con questa ennesima delusione, si chiude anche con la PMA, e con questo nostro terzo round.

La prima volta, ero davvero scarica e spremuta di tutte le emozioni (per dare l'idea, mi sentivo tipo un tubetto di dentrificio strizzato male nella parte centrale), mentre la seconda volta, mi sentivo più consapevole, perchè avevo comunque concepito, avevamo visto le nostre prime linee rosa e avevamo pensato che la natura (forse anche il destino?), avesse voluto darci tempo per goderci la torrida estate romana.
Ma ora? Che cosa ci resta?
Tanta stanchezza. Molta rabbia (e lo direi anche in modo più greve se potessi) e qualche rimpianto. Ci resta questo senso di impotenza: mi sento una lampada, una di quelle dove la polvere si deposita, poi ogni tanto la spolverano, ma la polvere torna sempre.
Sono statica. Sempre ferma. Questo terzo tentativo non ci ha fatto andare nè avanti nè indietro. Ci ha lasciato scarichi e delusi. Bruciati dalle lacrime, dai soldi spesi, dalle speranze e dalle parole buttate al vento.
Perchè ora c'è Natale, ci sono le feste, il tin tin tin delle canzoncine, i negozi di giocattoli, i dolci, le foto dei vostri figli abbigliati da elfi o da Babbo Natale. Ed io devo sorridere. Devo dirvi che sto bene, perchè è Natale e non ci si può rovinare i giorni di festa. Non si può velare con la tristezza una cena o un aperitivo. Bisogna essere solari. Invertarsi qualche bugia magari (sono influenzata, ma passerà..).

Questa "botta" ci ha portato via la fiducia, la mia per lo meno. Sono delusa da un qualcosa che non so cos'è, perchè non so se dare la colpa al Centro, alla mia dottoressa o ad una x entità divina. Ci hanno portato via giorni spensierati, quelli che abbiamo passato e quelli che potevamo passare, se il positivo fosse continuato. Ma non ho perso fiducia in noi, nel nostro sogno e progetto.

Ora stop, dobbiamo darci qualche tempo di pausa, per assimilare il dolore, per dare tempo al corpo e allo spirito di ritornare a battere e respirare al giusto ritmo. Doppiamo ritornare a VIVERE piuttosto che stare appesi e SOPRAVVIVERE, come abbiamo fatto in questi mesi, tra fiato tirato, analisi da fare, visite mediche da prenotare.. etc.. etc..

Ho fatto un'eco di controllo, perchè così mi aveva consigliato la ginecologa. Ci siamo guardate negli occhi. Le ho detto che ho passato giorni migliori di questi, ma che sono fiduciosa che ci sarà un bel finale anche per noi. Mi ha detto "prendetevi un anno sabatico e poi vedete dove vi porta la vita". Parlando con amica M, lei dice che forse, è un modo per dirmi che "ora non so più che fare con te..", quindi magari io e lei (Doc) abbiamo avuto la stessa idea: cambiare medico.
Questo è quello che pensiamo di fare: rilassarci un pò, vedere come va e poi, sentire un altro parere. Siamo approdati in PMA perchè lei ce lo ha consigliato, ma effettivamente, non abbiamo avuto un altro parere ravvicinato. Abbiamo fatto tutte le analisi che ci sono sempre state segnalate, ma ne manca ancora qualcuna. Avere un nuovo punto di vista magari ci farà bene. Ho ancora la speranza che questa cicogna arrivi a casa nostra, mettendo le coordinate giuste nel suo gps, magari arrivando in modo naturale, quasi inaspettato..

Che dire di più? Continuo a pensarci. Se mi ci soffermo per più di 6 secondi piango. Mi scende una lascrima e mi si ferma il respiro in gola. Ma poi ci ripenso. Conto fino a 5 e sorrido. Ci vorrà ancora un pò per avere sorrisi sinceri ed occhi che sorridono all'unisono con la bocca, ma ci possiamo lavorare.
Per ora, vorrei ringraziare il 2018 per essere stato per me un anno davvero nefasto, perchè mi ha tolto tanto, quando invece, si era dichiarato un anno pieno di gioie e di felicità, quindi se l'anno nuovo volesse regalarci un pò più di tranquillità, per noi sarebbe davvero un bell'augurio e un bel regalo di Natale, visto che anche quest'anno, sotto l'albero ci saremo solo io e Mr. P., con i nostri pacchetti, sogni, lascrime, sorrisi e sempre speranze..