
Penso troppo e a volte, non riesco a godere di quello che mi passa vicino, semplicemente perchè "non l'ho pianificato, non l'ho messo in conto". E così capita che mi perda alcune cose belle che incontro.
Dovrei prendere di petto la vita, buttarmici dentro a capofitto e godere di quello che trovo, sognando in grande anche se magari non è nelle mie corde.
Ho voglia di comprare un vasetto di fiori o una pianta aromatica, per dargli la vita e rendere più viva la nostra casa; dovrei ascoltare le voci della strada, dovrei lasciarmi cullare dal vento come fossi un lenzuolo steso in strada,
La mia mente mi mette dei paletti e non riesco ad aprirmi del tutto alle novità - sempre perchè penso troppo o ho pregiudizi - magari dovrei ballare più spesso con spensieratezza e cantare non solo sotto la doccia; lasciare le briciole sul tavolo senza avere il tic di toglierle per forza; lasciare i piatti nel lavabo per farli l'indomani; mangiare tardi e male, ridere di più anche di cose stupide.
Viviamo in questa nuvola di "infelicità" per le cose che ci mancano, piuttosto che dire grazie per la cose che abbiamo: siamo vivi, siamo liberi; gli ostacoli non finiscono con la PMA, è la vita un sentiero pieno di buche e di deviazioni e arriveranno quando meno me lo aspetto, come una secchiata d'acqua fredda, ma se avrò vicino un impermeabile, potrò essere anche veloce a coprirmi, per proteggermi e andare oltre.
Esiste sempre un modo per gioire. Me lo dice sempre Mr. P. e a volte, mi prende il viso tra le mani, occhi negli occhi e li vede sinceri e luccicanti e così, torniamo indietro nel tempo e siamo due giovani innamorati felici e spensierati. Ho voglia di liberare la mia curiosità, di continuare a stupirmi per le cose belle o le cose nuove; fare sogni sempre più belli, ascoltare le canzoni più belle e vivere, con gioia e dolore.
Per fortuna ho accanto l'uomo che ho sempre immaginato: quello che mi lascia il pezzo di dolce più grande, che mi scalda la parte del letto per non farmi avere freddo; è quello che quando si addormenta, cerca la mia amno sotto le coperte e segue il ritmo del mio respiro per essere con me nel sonno. Mi dice che sono bella (anche in questi giorni, con le occhiaie e mille paturnie) sia quando mi sveglio, che dopo una giornata di lavoro; mi guarda innamorato quando piango e ho gli occhi e le guance segnate, magari anche con il rimmel.
E pur vero, che mio martito è anche la persona che mi fa perdere di più le staffe, che non mette mai in ordine e ci devo passare io cento volte (vi raccontai un pò di noi qui); mi sgrida per l'ennesima maglia acquistata e a volte, risponde anche se non ha sentito la domanda. Ma lui conosce ogni millimentro del mio corpo, del mio cuore e cerca sempre di tenere vicine le crepe, perchè non vuole che si rompa in mille pezzi.
Quello di cui ho bisogno è una pagina bianca, e da li posso ripartire, con i pensieri, i gesti, le persone e cercare di ricreare il disegno della mia vita, perchè anche se sarebbe più facile poter cancellare gli sbagli o evitare gli incidenti, non sarebbe la vita che ho vissuto fino ad ora, quella del mio destino.
Devo continuare a lottare per me stessa, per la donna che voglio diventare, per la famiglia che voglio costriure, per l'amore che voglio incondizionatamente dare..
Ps: io sono SEMPRE quella in bilico, tra il bene e il male, il giusto e sbagliato, l'andare avanti e l'arrendersi..
Mi sa che noi tutte donne pensiamo troppo e ci facciamo troppi problemi. Mi sa che in questo dovremmo imparare dal modo di fare degli uomini.
RispondiEliminaForse. Secondo me è DNA!
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