Aspetto il giorno del mio compleanno, sempre con trepidazione. Mi piace festeggiare. Mi piace la dolce ansia che precede quel giorno. Quest'anno a maggior ragione, il primo compleanno da mamma, ma soprattutto la volta ai temuti ANTA. Infatti compiere 40 anni ci fa riflettere su certe cose e ci induce alle domande: “ho la vita che voglio?”, “sono felice?”, “ho realizzato i miei sogni?”. Si dice sia un’età per riflettere, per cambiare (se serve), per capire chi siamo e chi vogliamo essere.
Più che un'età, è considerata una "fase" dove si impara ad essere saggi, per godersi ogni secondo della vita e spremerne il succo, per essere consapevoli che ogni attimo è un tesoro.
A questo punto della vita si conoscono già i propri difetti e le proprie virtù, ci si accetta e si impara ad apprezzarsi. Si impara ad amarsi, sia quando si sbaglia sia quando si fanno le cose in modo corretto; sia quando si piange sia quando si ride. Si è sicuri di se stessi e si sa che tale sicurezza viene trasmessa agli altri e ci si sente in armonia con il mondo.
Si accetta il proprio corpo. Ma anche chi ci vuole bene ci apprezza, chi ci ama per come siamo non proverà a cambiarci!
Mi sono riproposta di realizzare quei sogni che ho chiuso nel cassetto, che ho lasciato nel dimenticatoio mentre rincorrevo il desiderio di avere un figlio.
Tutto quello che succede ha un sapore diverso, ogni momento lo vedo, lo sento sulla punta delle dita; mi emoziono per il sorriso di mio figlio, per la confidenza che mi fatto un amico, per un abbraccio di mio marito. Faccio tesoro di ogni momento, perché ciò che importa davvero è il “qui ed ora”.
Dicono che i 40 anni dimostrano che ci si sente al meglio, che ci amiamo, che sappiamo ridere dei nostri difetti, che i nostri sogni sono ormai realtà oppure che possono diventarlo... e che ci troviamo senza ombra di dubbio nella fase migliore della vita!!
Quindi, buon compleanno a me!!
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