Una marea di analisi, quello che noi abbiamo chiamato il buca-buca: i dosaggi degli ormoni femminili sono utili per stabilire se vi sono alterazioni nella funzione delle ovaie con conseguente inibizione dell'ovulazione o irregolarità. E’ importante dosare il TSH, che è un ormone che influenza l'attività della tiroide: sappiamo bene quali sono i range entro cui bisogna essere in ogni fase del percorso.
Poi se si inizia il percorso, bisogna fare altri dosaggi, ed ecco che arriva l’estradiolo: è un estrogeno prodotto dalle ovaie. E’ importante perché stabilisce se le ovaie funzionano in modo corretto. Insieme, può venire chiesto di dosare anche il progesterone.
Poi si fa il transfer o si ha il dubbio di essere incinta: benvenute Beta hCG! Queste rappresentano una frazione di un ormone che viene prodotto da un primo abbozzo di placenta quando l'embrione si annida, e stiamo lì a fare i conti se raddoppiano bene, se crescono nel modo giusto etc… sono il nostro primo incontro con la gravidanza!
Se la gravidanza prosegue, ogni mese ci sono da fare determinate analisi e dosare vari valori…
Poi si inizia a parlare di ossitocina, un ormone di natura proteica, che agisce prevalentemente sulla mammella e sull'utero; è fondamentale durante il travaglio e il parto e poi, durante l’allattamento. E’ l’ormone delle interazioni sociali e nelle reazioni sentimentali, per questo viene chiamato “ormone dell’amore”.
Arriva il bimbo e ci dimentichiamo di tutto, diamo la colpa agli ormoni se continuiamo a piangere, se abbiamo sbalzi d’umore etc… ma non focalizziamo più nomi, sigle o dosaggi.
Fino a quando… non compare sulla strada di ogni genitore, la parola cortisolo: un ormone secreto dalle ghiandole surrenali, la cui produzione è regolata dall'ipotalamo e dall'ipofisi; è prodotto dal nostro organismo per far fronte allo stress. Come dire, “ce lo abbiamo tutti”.
Ma allora, perché è bene che i genitori lo conoscano? Perché bisogna fare in modo che il bambino riduca lo stress prima di mettersi a letto: quando i livelli di cortisolo sono alti, il corpo di un bambino non sarà in grado di spegnersi e andare a dormire. Infatti possono sentirsi insicuri e nel peggiore dei casi, avere paura. Semplici storie della buonanotte, anche per i bambini più piccoli, possono creare un’atmosfera più rilassante. Io ci riesco? Non sempre. Andiamo a letto un po’ più tardi delle classiche “tabelle”, perché vogliamo goderci un po’ papà che torna tardi da lavoro e stare un po’ con entrambi i genitori. E’ giusto? E’ sbagliato? Per il momento è la migliore soluzione per noi, visto che anche il piccolo gradisce sentirci parlare – ed ora, inizia a lallare e vuole essere partecipe anche lui – e sicuramente mamma e papà sereni, rendono anche il cucciolo più sereno e tranquillo.
Occhio quindi alla melatonina, l’ormone del sonno, che è un componente importante dei cicli di sonno-veglia. Bisognerebbe studiare quello che viene chiamato “igiene del sonno”, ovvero delle regole, cioè delle buone abitudini per garantire al bimbo un sonno sereno, riducendo ovviamente ogni tipo di stress (parliamo di eccitazione, di troppi stimoli o semplicemente abbiamo perso la fase di sonno e diventa irrequieto).
Noi facciamo tanti errori, ma ad analizzarli, sono delle semplificazioni che ci servono per sopravvivere (parlando di sonno, anche noi non è che stiamo messi benissimo); prima o poi, dovremmo davvero lavorare su queste abitudini e tenere tutti gli ormoni ai loro livelli ottimali, sotto controllo!
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