Finché non capita a te, non immagini sia possibile: Mr P. che mi depila e la sera prima di andare a letto, mi fa un bel massaggio alle gambe, visto che un giorno si e uno no, le mie caviglie somigliano ad uno zampone; questo tempo mi serve nuovamente per farmi sentire sicura sotto il suo tocco, mi fa sentire a casa. E sono grata per avere lui come compagno di vita e di avventure, che anche se è stato a lavoro tutto il giorno, è sempre pronto ad aiutarmi, a fare le cose al posto mio, ad essere un ottimo marito (e sono sicura un bravo papà, anche se ha spesso la testa tra le nuvole).
Ce l'abbiamo fatta insieme, grazie alle nostre forze abbiamo cambiato le cose. Queste feste di Pasqua non sono state in attesa di scoprire se sarebbe arrivato un pulcino prima o poi, no, quest’anno ero io quella ripiena peggio di un tacchino del giorno del Ringraziamento, perché ho davvero una bella panciotta e lui, non fa nulla per evitare di scalciarmi a destra e destra (si, gli piace di più quel lato). Mi sono dedicata a sistemare l’armadio e la cassettiera con tutte le cosine che ci hanno dato amici e parenti (ho comprato giusto 3 cose, perché mi piacevano); sono in fase ansia da preparazione per la valigia dell'ospedale e anche se appunto mi sale la tensione, sto cominciando ad abituarmi all'idea che tra poco arriverà il momento del parto.
Avere tutti questi mini body, tutine, felpette etc, mi fa sorridere e mi fa sentire fragile allo stesso tempo, perché guardo la loro piccolezza e mi chiedo se saremo in grado di tenere in mano quel piccoletto, se sapremo dargli il giusto calore e conforto.
Questo è il momento in cui il
bambino sceglie la posizione per nascere, e visto che fino ad ora è stato con
la testa verso il basso e il sedere verso l'alto, spero che non cambi idea proprio
all’ultimo – sarebbe proprio figlio di sua madre.
Dato che l'utero è aumentato di volume di almeno 10 volte, mi capita di sentire
i polmoni come accartocciati, quando lui decide di posizionarsi vicino le
costole (credo), perché mi manca proprio il fiato e cerco di farlo spostare. Ma
chiaramente se sono in giro, la mascherina e il peso della pancia non aiutano
la respirazione.
A partire da questo mese l’ombelico inizia ad appianarsi; i dolori alla schiena
e all’addome sono più intensi, perché il bambino è già grande e il peso grava sulla colonna vertebrale.
Il sonno diventa più difficile, sia per il continuo bisogno di andare
al bagno (almeno 2/3 volte a notte), ma anche perché il pancione può dare
fastidio. A volte la mattina mi sveglio che ho più sonno di quando sono andata
a letto!!
La digestione a volte è più lenta, e pure questo è un sintomo abbastanza normale! Nonostante un po’ di disturbi, una moderata attività fisica non è affatto controindicata e anzi, aiuta la circolazione, a digerire meglio e a controllare la ritenzione idrica. Su consiglio dell’ostetrica che ci ha seguito al corso pre parto, abbiamo gonfiato una fit ball e devo dire, ne sento giovamento (e fa bene anche al pavimento pelvico).
Ogni tanto, specie la sera quando sono più rilassata sul divano con accanto mio marito, sento delle piccole contrazioni, che non sono regolari quindi non c'è da preoccuparsi. Invece inizia davvero ad essere difficile infilarmi scarpe e calzini, ma ancora peggio, purtroppo, le collant. "Fa caldo" direte, ma sto mettendo quelle contenitive, per evitare che si gonfino troppo le gambe e credo proprio, che potrei partecipare ad una gara di contorsionismo.
Mi sono già sottoposta circa 20 giorni fa, alla flussimetria fetale, esame simile all’ecografia, che permette di verificare la circolazione del sangue del feto. Questo tipo di esame vale anche come ecografia di accrescimento (e mi hanno detto che è già abbastanza grande sia di peso che di altezza) e ne farò una seconda tra un paio di settimane, così sapranno darmi una ulteriore stima della sua grandezza, e chissà che non dovrò ripensare e rifare le bustine per l’ospedale!
La gravidanza viene definita “dolce attesa”, ma per quanto fino ad ora sia stata bene, non abbia avuto particolari disturbi etc, sono un po’ stanca e non mi voglio lamentare, ma piuttosto dire che è normale avere anche giornate NO (tipo oggi), sentirsi brutte, stanche, in stallo… e anche se viviamo un mix magico di emozioni e ormoni, come si sente invece il futuro papà?
Per molti uomini il periodo della gravidanza è qualcosa di nebuloso, cioè è come se ancora non avessero rimosso il loro ruolo di figli per assumere quello di padri. Per loro è più difficile comprendere il cambiamento che stiamo per affrontare, non vivendo le sensazioni sulla loro pelle: deve lavorare di fantasia, ipotizzare, accettare ciò che può vivere solo di riflesso.
Mio marito è presente, i suoi dubbi all’inizio sono diventati certezze, dopo che lui stesso le ha razionalizzate, è bastato dargli il tempo giusto per farlo entrare da solo nel mood del “tra poco saremo in 3, io sarò madre e tu sarai padre”. Come scrivevo all’inizio, gli sono grata per il tempo e le cose che fa per NOI.
Ho da subito cercato di coinvolgerlo sin dalle primissime fasi della gravidanza (anche perché, una buona percentuale di riuscita è soprattutto grazie a lui). Non è stato facile, perché questo periodo non ha aiutato, quindi quelle esperienze che la coppia deve vivere congiuntamente come esami, ecografie, visite mediche… non le ha vissute con me, ma ho sempre cercato di trasmettergli più emozioni che potevo. Quello che abbiamo fatto durante questi mesi, è stato far uscire e parlare delle paure, delle ansie, delle gioie, delle speranze, delle aspettative…
Ed ora, si aspetta insieme il prossimo passo (e il prossimo mese).
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