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Infertilità e altre varianti

In questi anni di ripetuta ricerca della cicogna, da ignorante (proprio perché ignoravo alcuni meccanismi del mio corpo) ho tentato varie strade, mi si sono affacciati mille e più motivi per cui non riuscissi a rimanere incinta. E nonostante gambe sue e giù, avere rapporti a giorni alterni, fare un salto e farne un altro, non abbiamo mai visto un positivo.

Eppure, ho sempre saputo come si facessero i bambini, me lo spiegarono con vari video e poi, anche più tardi, ho messo in pratica quello che avevamo letto o che mi avevano detto. 

Ma non è successo nulla.

Anche noi marito rimaneva ogni mese sempre più deluso. Abbiamo spesso riso su quante scatole di preservativi o di pillole avessimo comprato (magari risparmiando, potevamo comprarci una Ferrari), e se non ci riuscivamo così ora che ci stavamo impegnando, chissà se prima sarebbe arrivato con più facilità.

Ma tant’è, che quando mi sono messa d’impegno a cercare di capire, mi si è aperto davvero un mondo. E’ facile dire basta fare “zin zan”, perché ci sono mille e più motivi per cui questa gravidanza non arriva, ma questi motivi sono spesso sconosciuti alle ragazze/ donne che si mettono in cerca. E’ pur vero, che come tante sono quelle che faticano per avere una gravidanza, ci sono quelle che basta uno sguardo e, rimangono incinte.

Grazie ai forum (sia agli esperti che collaborano con alcune redazioni, sia alle tante ragazze più navigate di me, che mi hanno consigliato ed “istruito”) e alla mia ginecologa, ho imparato che c’è davvero un mondo dentro di noi, tutto da scoprire.

Qui vi racconto al cune cose legate all'infertilità femminile.

- Innanzi tutto, ci hanno sempre detto l'ovulazione avviene circa 14 giorni dopo l'inizio del ciclo mestruale: questo vale solo se hai un ciclo regolare che dura 28 giorni. In realtà l'ovulazione non avviene 14 giorni dopo l'inizio del ciclo, ma 14 giorni prima dell'arrivo del ciclo successivo. In ogni caso, l'ovulazione può anche avvenire il 10° o il 18° giorno del ciclo mestruale, e non sempre è facile riconoscere i sintomi dell'ovulazione (io per esempio mai accorta, perché non ho avuto dolori né ho fatto caso al muco). Infatti il ciclo è composto da tre fasi: fase follicolare, ovulazione e fase luteale. La prima è quella variabile come quantità di giorni mentre le altre due, hanno una durata fissa.
Una volta nell'utero, l'ovulo ha una vita di 24 o massimo 48 ore mentre gli spermatozoi sono in grado di sopravvivere per 36 ore.

Come capire quando si ovula? Si puoi scegliere se affidarsi alla temperatura basale o agli stick che rilevano l'ovulazione. Infatti una volta individuata, sarebbe facile individuare il momento migliore in cui avere un rapporto: ma per avere qualche possibilità in più, sarebbe opportuno aumentare l'intensità dei rapporti in prossimità del picco (che poi c’è sempre chi dice “ma lo sperma invece non si “ricarica” abbastanza e potrebbe essere inutile).
E se si ha un'ovulazione irregolare? E se invece non si ovula proprio (mai saputo che non si potesse, finché non è capitato a me!)? In questo caso, parlando con la mia ginecologa mi sono sottoposta a dosaggi ormonali, per poter individuare eventuali squilibri ormonali.

- Nessuno ce lo dice, ma l'infezione ginecologica è una delle cause più comuni di infertilità momentanea. Spesso si tratta di infezioni silenti, che non danno sintomi oppure ne danno di molto leggeri che vengono presi spesso sottogamba.
La Candida Albicans è una di queste che, alterando l'ambiente vaginale, potrebbe danneggiare la vitalità degli spermatozoi che non riescono a risalire o a fecondare l'ovulo.
Uno dei batteri più difficili da individuare però, è la Chlamydia, che è così potente da provocare un'infezione alle tube di Falloppio che si possono ostruire e danneggiare.
Innanzi tutto, prima di parlare di come risolvere il problema, sarebbe opportuno parlare di prevenzione. Se l'infezione viene individuata in tempo infatti, può essere risolta tramite l'impiego di una terapia antibiotica. Se invece l'infezione ha provocato danni, l'unica soluzione è quella di ricorrere a un'operazione (per esempio, in caso di tube ostruite) e alla fecondazione assistita per poter coronare il sogno di diventare madre/ genitori.

- E poi ci sono loro, le ovaie, che hanno il compito più importante e delicato, cioè quello di produrre la materia prima necessaria al concepimento: gli ovuli.
Esistono due casi in cui le ovaie fanno i capricci e non funzionano come dovrebbero: un'insufficienza ormonale o una cisti ovarica.

In caso si insufficienza ormonale, basta che uno di questi ormoni non funzioni correttamente perché il processo di ovulazione venga ostacolato. Per risolvere, il ginecologo dopo aver prescritto i dosaggi ormonali può individuare un eventuale malfunzionamento. Spesso tutto si risolve con una terapia ormonale integrativa da effettuare per un periodo di tempo limitato e controllato.

E se ci fossero delle cisti ovariche? Di solito la cisti provoca dolori addominali ma, qualora fosse asintomatica, il ginecologo se ne accorgerà tramite l'ecografia effettuata nella visita di controllo. Contrariamente a quello che si pensa, la cisti alle ovaie è molto comune ma non è sempre la colpevole dell’infertilità. In ogni caso può essere rimossa con facilità.

- Quando è l'utero a presentare il problema, di solito la fecondazione avviene ma l'embrione non riesce a impiantarsi. Infatti dopo la fecondazione, l'embrione arriva nell'utero che, con l’aiuto degli ormoni, si ricopre di una mucosa (il nostro famoso endometrio) e si annida. 
Ci sono diverse patologie che però possono impedire il processo di annidamento dell'embrione: l'endometriosi, una cisti all'utero o una malformazione uterina che impedisce all'embrione di impiantarsi. Come capire se davvero ci sono queste patologie/ problematiche? Bisognerà ricorrere a degli esami specifici come la nostra “cara” l'isteroscopia. 
E poi, come si può risolvere il problema? A seconda del problema e dell'entità dello stesso, il ginecologo potrà prescrivere una cura farmacologica e, eventualmente, effettuare anche un intervento chirurgico. Ma ci vogliono più di una analisi e la certezza del problema da risolvere.

- Non tutti sanno, che la fertilità viene influenzata anche dalla bilancia (e non parlo del segno zodiacale). Un peso eccessivo o la troppa magrezza infatti, possono ostacolare il concepimento. 
Le riserve di grasso del corpo sono utili alla produzione degli estrogeni (gli ormoni femminili): le donne troppo in carne si ritrovano con un eccesso di estrogeni, mentre le donne troppo magre hanno un livello di ormone insufficiente. Questi squilibri ormonali provocano anche un ciclo mestruale irregolare. Ma per risolvere il problema, prima di ricorrere a una terapia a base di farmaci, sarebbe il caso di cercare di tornare ad un peso “ottimale”: in molti casi, il ritorno al peso forma permette al ciclo mestruale di tornare regolare e si riattiva anche la fertilità della donna.

Questi sono solo alcuni dei casi per cui la cicogna non arriva (mettiamoci che magari ha il GPS rotto, oppure il nostro disegno non prevede ORA l’arrivo di questo frugoletto), ma quello che voglio dire, è semplicemente NON MOLLATE MAI.

Per anni ci hanno detto che eravamo una coppia “sine causa”, perché effettivamente i nostri esami ed analisi, non riscontravano anomalie, ma noi ci sentivamo che c’era qualcosa che non andava (e ci siamo anche rilassati in vacanza; abbiamo fatto l’amore un po' brilli; ho indossato biancheria sexy per riscaldare l’atmosfera; ho fatto finta di non pensarci; mi sono impegnata tanto a lavoro e nei miei hobby etc etc…); ma questa causa me lo sentivo che poteva esserci, ma non era stato possibile identificarla.

Quando c’è qualcosa che ci turba, è possibile chiedere un altro parere medico o provare in un altro centro (perché magari quello dove siamo ora, non ha determinate tecnologie o opzioni).

La mia ginecologa storica, tanto materna e che mi ha seguito durante il primo duro anno in PMA (in totale quasi 3 anni di ricerca), ad un certo punto mi ha detto “forse dovremmo separarci, potresti pensare a nuove strade, perché io non so più come aiutarti”, ma non perché non volesse, semplicemente perché non era in grado di farlo nel suo studio. E noi così abbiamo fatto: abbiamo trasformato il nostro dolore e rabbia in una nuova opportunità, cosi che poi siamo arrivati prima dalla Dottoressa D., che mi ha fatto fare altre analisi legate alla trombofilia (perché infatti si è riscontrata una possibile associazione tra trombofilie e fallimenti nei cicli di PMA); poi dopo esserci ricaricati, siamo approdati al Centro privato e ci siamo messi nelle mani del Dottor V. E proprio qui, abbiamo scoperto che un problema c’era, ma non era mai stato riscontrato perché non ci eravamo sottoposti ad altri esami (che i centri pubblici non fanno).

Abbiamo perso tempo, visto che da anni mi balenava l’idea di fare una visita con il Dottor V.? Non credo, abbiamo a mano a mano scartato tutte le possibilità, e quando siamo stati pronti (fisicamente, psicologicamente, economicamente, lavorativamente…) ci siamo abbandonati a questo nuovo percorso.

Se ti senti arresa, se senti di non essere compresa o hai dubbi e perplessità, scegli un’altra strada. Non è detto che sia quella giusta, ma ti darà la possibilità di vedere cose nuove e non sentirti bloccata nei “se” e nei “ma” dell’infertilità.

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