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Questo silenzio

Questo silenzio che significa? Niente. Tutto. Nulla. Bho. La mia versione è più che altro “piuf” e fatelo come se fosse uno sbuffo.

Non c’è nulla da dire. Perché fa caldo (ma siamo in estate); siamo impegnati ad ascoltare tv e telegiornali che ci raccontano che succede; dobbiamo mettere la mascherina ma ci scocciamo (forse non vi ricordate che c’è il Covid).. Insomma, insieme ai soliti film anni 80 che ci ripropongono ogni estate, tutto come al solito.

Sono riuscita a farmi qualche giorno al mare a casa dei/con i miei, visto che mio marito ha lavorato quasi sempre. Ho preso una bella abbronzatura, ho provato a fare la brava con una dieta equilibrata, mi sono un po’ annoiata nella lettura dell’ultimo libro. E ho pensato. Dicono che abbia questa “dote”, quella di pensare. Negli ultimi giorni sono pensieri un po’ stanchi, a volte tristi e mi capita di rimanere imbambolata a guardare nel vuoto. Ma non voglio tediare nessuno, neanche mio marito quando mi chiede “ehi, tutto ok?”.

Faccio la vaga, sorrido e rimetto i pensieri in tasca, lì nascosti. A volte ho solo bisogno di silenzio, di spegnere i pensieri, chiudere la bocca, occhi ed orecchie e stare così, sospesa.

E poi c’è mia madre, che come al solito vuole chiacchierare di tutto e di tutti, ma attenzione, certi discorsi li fa solo con me, non quando c’è anche papà. Ha sempre un’opinione su tutto (che è giusto per carità), ma almeno a cognizione di causa!

Quando si parla dei problemi degli altri, è sempre un “povero.. ma mannaggia.. eh, che sfortunata..” e poi arriva la fatidica frase “eh, la vita non è mai come te l’avevi immaginata”. Io sospiro e le rispondo “eh, dillo a me”. Mi guarda, quasi arrabbiata, e commenta “perché che problemi hai tu?”.

Non voglio essere vittima, non voglio sentirmi dire a tutti i costi “poverina” (me l’hanno detto che mi sono girate anche di più le scatole), ma vorrei che almeno lei avesse un po’ più di tatto a volte, di attenzione visto che in questo periodo sono già abbastanza in difficoltà.

Non so che succederà con il lavoro (e se dovesse esserci un’altra ondata pesante di Covid, non potrei fare neanche la baby sitter o le ripetizioni) e mi pare un problema di spessore; la questione transfer e via dicendo chissà quando.. ho iniziato la preparazione ma sono stata stoppata perché ero già troppo oltre, quindi ormoni, speranze, desideri.. tutto buttato nel water..

Posso dire che almeno da chi mi è vicino, chi sa tutto quello che stiamo passando, almeno un po’ di comprensione me lo aspetto? Si si, saranno gli ormoni che parlano, visto che dovrà arrivarmi un bel ciclo abbondante, doloroso etc etc (decretato dopo una eco approfondita con il Dottor V).

E vabbè, almeno un paio di giorni io e Mr. P. siamo riusciti a concederceli, visto che non avevamo prenotato nulla perché aspettavamo notizie dal Centro. Ma siamo scappati a fare un giro tra bellissimi paesaggi, profumi, cibo e vino – la cosa positiva, è che posso ancora approfittare di un bel bicchiere di vino o di una birra.

Ci siamo amati e guardati negli occhi con la stanchezza dell’attesa, rincorrendo arcobaleni dopo un temporale, a cantare stonati con i finestrini abbassati, dicendoci “sarebbe bello venirci anche con il passeggino”.. sognare, sognare, amare, sognare, vivere..

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