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Lunghezze

Siamo la società che conta tutto sui tempi: tempo di arrivo della metropolitana, tempo di cottura di un cibo, tempo scaduto per una gravidanza.
Oppure in passi: passi (e km) percorsi oggi e segnati dall'orologio digitale, passi di danza, passi che ci separano gli uni dagli altri con il distanziamento sociale.
Io invece, voglio contare in lughezze.
In questo percorso di attesa, c'è sempre qualcosa da contare (che siano follicoli, dosi di medicine, giorni di cova, beta..) ma siamo sempre così impegnati a misurare tutto, che a volte perdiamo il valore di quello che abbiamo davanti.

In questo perido tutto è diverso per me, anche se ormai anche questi momenti sono diventati quasi routine e cerco di misurare tutto ponderatamente, scandendo il tempo in lunghi respiri, dove inizio a focalizzare le cose future:
- la lunghezza della fila davanti al supermercato, quando vado a fare la spesa;
- la lunghezza dei miei capelli, che mi fanno sentire più "selvaggia";
- la lunghezza della lista delle analisi che io e Mr P. probabilmente dovremmo rifare;
- la lunghezza del vestito che ho comprato, che forse andrà accorciato;
- la lunghezza dello scontrino della farmacia, per le nuove medicine che dovrò comprare;
- la lunghezza dello squillo del telefono, quando sei impaziente e sembra che dall'altro lato non risponda nessuno..;
- la lunghezza dei nostri sguardi, anche quando siamo stanchi, ma sempre più innamorati;
- la lunghezza delle telefonate con mia madre, che ha sempre da raccontare qualcosa quando io invece, ho fretta;
- la lunghezza delle passeggiate in solitaria, cercando l'ombra sui marciapiedi;
- la lunghezza d'onda su cui viaggia la mia testa in connessione con voi, amiche.

In questi giorni di mia fase down, grazie a voi riesco sempre a sorridere e ad emozionarmi. Questo perchè è vero che per essere amici bisogna andare d’accordo, ma soprattutto essere sulla stessa lunghezza d’onda.
Se c'è da essere consolata, sento il vostro abbraccio virtuale che mi scalda; se voglio condividere una cosa scema, so che posso farlo e ridere con voi; siete la mia forza e il sostegno nei momenti di emozione e di debolezza; possiamo reciprocamente chiederci consigli su ricette, su un vestito, su come aggirare una cena con la suocera (AhaHAHHahaHahAHHh).
E' paradossale pensare che alcune delle amicizie conosciute online in questi anni, si siamo dimostrate più vere di alcune che conosco da una vita. E non mi importa se qualcuno penserà che "tanto rimarranno solo messaggi e fotografie", perchè si, sono anche quello, ma rappresentano una parte importante di questo percorso. Averlo (e continuare a farlo) fatto con loro è quel "plus" che mi farà guardare questi anni con uno sguardo meno arrabbiato, ma consapevole di aver trovato qualcosa di bello nonostante il dolore.
Vorrei poter tagliare la lunghezza dei chilometri che ci separano (o separeranno), ma quello che conta è quello che insieme abbiamo passato e che ci ha fatto arrivare fino a qui, a raccontarci le nostre più stupide o disgustose avventure.. glissando sopra ogni ritegno!

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