Non so se ve lo ricordate, ma in occasione di dover raccontare ai miei che avevamo scelto la strada per la PMA, avevo scritto un post sulla terminologia e alcuni significati.
Mi sono resa conto, che spesso poi, abbiamo parlato di cose, senza approfondire la questione. Per questo, oggi ho pensato di parlare della crioconservazione degli embrioni (che con questo caldo, un'idea al fresco non è poi così male..), anche perchè è un argomento che è stato toccato pochi giorni fa in ospedale.
Gli ovociti ricavati (sia per PMA o per altre cause, dopo la stimolazione ormonale), vengono preparati per il
congelamento che avviene in azoto liquido alla temperatura di -196
gradi C, con la tecnica della vetrificazione, il cui nome deriva dall'aspetto simile al vetro - quindi quasi trasparente - che assumono i materiali biologici sottoposti a questa procedura. Lo stoccaggio degli ovociti avviene su specifici dispositivi di supporto, monitorati
costantemente.
Gli ovociti congelati durano anche 20 anni o più,
anche se teoricamente non c'è un limite. Bisogna pensare però, che più passano gli anni, meno sono le possibilità di
riuscita per la donna, per la quale cresce il rischio di aborti durante la gravidanza. Quanto alle percentuali di sopravvivenza effettiva allo
scongelamento, siamo intorno al 75-80%, ecco perché si tende a
congelarne tanti.
Le percentuali di riuscita, dipendono da tanti fattori: dall'età della paziente tra le più importanti. Entro i 35 anni siamo
intorno al 25-26%, mentre a 40 anni si scende al 7-8%. E parliamo
di donne che riescono a rimanere incinte grazie a questa tecnica, e non
di donne che portano a termine la gravidanza. Gli ovociti sono più delicati degli embrioni e delle blastocisti e la loro sopravvivenza dopo scongelamento è circa del 85%.
In Italia il primo bambino nato da un ovocita vitrificato è nato a
Bologna nel 1999 e dal 2005 al 2013 sono stati crioconservati 214.481
ovociti; nello stesso periodo sono stati effettuati 24.174 trattamenti
per la procreazione da scongelamento di ovociti e sono state
ottenute 3.043 gravidanze.
Grazie al miglioramento della tecnica oggi la percentuale di gravidanze
ottenute da ovociti freschi e ovociti congelati è quasi uguale, ma la possibilità di congelare gli embrioni permette di
ridurre non solo i costi (riducendo il numero dei cicli di stimolazione)
ma anche di ridurre i rischi di iperstimolazione ovarica, in quelle donne, che per esempio ne soffrono.
Ovviamente possiamo parlare anche di crioconservazione di spermatozoi, che è una metodica molto semplice ed
efficace che non presenta particolari difficoltà; vi si può ricorrere,
per esempio, nei casi in cui una chemioterapia o una radioterapia metta a
rischio la fertilità del paziente.
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