Postumi da weekend

Iniziamo un'altra settimana con l'entusiamo di un bradipo, perchè questo inizio primavera mi sta letteralmente buttando giù (ma solo a livello di energie.. e che sonno), nonostante la carica di vitamine che ingurgido giornalmente.

Questo weekend mi ha regalato una bella scottatura sul collo (e chi si aspettava di dover cercare la crema solare!), serate sul divano con una nuova serie tv, buon cibo e coccole con Mr. P., quindi diciamo che non ci possiamo davvero lamentare.

Tra le altre cose, ho capito quanto mi fa bene scrivere qui, perchè bisogna parlare e sfogarsi per scacciare un pò di dolore, perché sto imparando ad accettarlo ed elaborarlo; tutta la positività che sento intorno ci sta dando la carica per non perdere la fiducia nel futuro, dobbiamo darci da fare in ogni modo per crearci uno scopo.

Quando abbiamo iniziato a pensare alla nostra infertilità/sterilità, non sapevamo cosa significasse PMA, cioè cosa significasse affrontare un simile percorso. Nessuno dei nostri conoscenti ce ne ha mai parlato (ho un'amica che ora ha due splendidi gemelli, ma non siamo mai andate a fondo nel discorso del come e dove etc..); quante cose abbiamo imparato fino ad ora? Con quanta naturalezza riesco a parlare ora di questa cosa (si, sempre con tutti ma non con le amiche C. ed E., che ancora non immaginano nulla..)? Ed ora, che siamo cresciuti, siamo più consapovoli e sempre più convinti di voler allargare la famiglia, siamo sempre pieni di dubbi, di ansie e di ricette da portare ai laboratori di analisi, ma non ci importa, perchè sappiamo qual'è il nostro scopo nel ricominciare da zero (o quasi).

Non vi ho detto nulla, ma siamo tornati al Centro (dovevo trovare il momento giusto per scriverlo), dove stavolta avevo chiesto specificatamente il Dottor Claude, perchè ho letto e sentito parlare davvero bene di lui, e non ne siamo pentiti: lo abbiamo bombardato di domande, lui è stato veramente gentile, cortese, ed esaustivo, oltre che empatico anche con Mr. P. (non è una cosa così scontata, perchè a volte questi poveretti vengono messi proprio da parte - mi ricordo la sua faccia durante i preparativi del matrimonio, quando la wedding planner del ristorante, guardando solo me diceva "cosa vuoi per il TUO matrimonio? Come ti immagini la TUA sala e i TUOI fiori?-), insomma, ci siamo sentiti persone e non un numero a cui far firmare le carte.
Il dottore ci ha spiegato tutto quello che volevamo sapere (dando anche dati statistici e alcune ipotesi sul nostro mancato concepimento), chiarendo anche, che visti i nostri esami, non c'è nessun dato che faccia pensare di non poter portare avanti una gravidanza. Non capisco se è l'entusiamo con cui abbiamo affrontato l'incontro o la nostra nuova consapevolezza, ma abbiamo tirato fuori le domande giuste (mi ero fatta anche uno schemino sul treno) e le risposte ci sono sembrate esaustive.

Tutto invariato (o quasi, visto che la somministrazione di progesterone stavolta sarà per puntura, per aiutare e sostenere la mia fase luteale), quindi anche questo mi ha messo di buon umore, nel senso che non cambiando nulla, sono certi che quello che stiamo percorrendo sia il percorso-protocollo giusto. Poi c'è sempre la possibilità di cambiare strada facendo..
Quindi, ricette alla mano (sono state il mio regalo del sabato), facciamo un nuovo conto alla rovescia per ricominciare con il buca-buca e le sessioni analisi del sangue-monitoraggio.
Ragazzi, stavolta non ci ferma nessuno!!