Lunedì e angeli custodi

Ora sto un pò meglio, mi sento un pò più tranquilla anche se, c'è sempre quel tarlo lì, in fondo al cervello che piano piano rosicchia e non mi fa essere tranquilla al 100%.
Stamattina sono andata a fare le analisi e il monitoraggio. Ennesimo buco (ma prima era più delicato il tipo, ora mi fa sempre male e devo stringere gli occhi per non sentire dolore) e tanti "ciao, arrivederci, alla prossima.. ma magari vengo per altre analisi, quelle del primo trimestre, su, siamo ottimisti"..
E poi di corsa da lei, che anche se non era la mia dottoressa, mi ha accolto con un gran sorriso e un'altra fantastica collana colorata.
Bene, la sua faccia all'inizio era un pò tirata (mamma mia, allora è andato tutto storto, penso io), ma stava solo cercando la visuale migliore per fare i conti: alla fine, tra destra e sinistra 14 follico buoni. 14 buoni significa che ce ne sono anche più piccoli, ma non vanno bene per il pick-up.

Sarà stata la stimolazione, il mio pensare positivo o, gli angeli custodi?
Io ci credo, credo che ognuno di noi ha accanto a sè un angelo custode che lo protegge e, anche senza vederlo, spesso ci viene incontro e ci sostiene nelle situazioni più difficili. In pratica "accorcia" le distanze tra il mondo divino e il mondo umano, agisce come intermediario.
Ok, allora direte, fino ad ora, dov'è stato? Non lo so, non mi interessa, ma so che ora c'è.
Nell'ultimo anno, mi sono state regalate cose legate al mondo degli angeli, da persone che non si conoscono e che mai hanno pensato che potessi interessarmi agli angeli.

L'anno scorso, i miei ci hanno regalato una statuetta di angelo da mettere in salotto durante il periodo di Natale. Siccome l'ho dimenticata fuori, invece di riaprire le scatole, l'ho lasciata su una mensola in camera da letto, sopra il letto. Ho pensato fosse una cosa bella, e ci serviva la sua protezione.
Nel periodo precedente il Natale del 2016, sono uscita a fare una passeggiata con mia cugina. Ad un certo punto, è entrata in un negozio, con la scusa di vedere un paio di cose per i regali. E' uscita con un pacchettino, per me. Un angioletto con la lucina sotto, per abbellire il salotto durante le feste natalizie. Questa volta però, invece di incartarlo nella scatola, l'ho messo accanto all'altro, in modo che in due, si facessero compagnia.
La mia amica M. durante uno dei nostri caffè, mi tira fuori questa bustina, con una angelo di legno, da appendere all'albero, con tanto di campanellino (io le avevo regalato un cuore di legno, anche lui per l'albero). Finite le feste, è arrivato in camera da letto, attaccato ad un chiodo sopra il mio comodino.
E l'ultimo arrivato, un angioletto azzurro di ceramica, con tanto di stella brillante, riportato da un viaggio in Lituania, della mia amica della palestra. Che comunque, ora sta in bella vista, tra le cornici delle foto in camera da letto, vicino ai suoi altri amici angeli.

Che poi, se ci penso mi viene da sorridere, perchè solo dopo ho associato tutte queste cose e ora, le sto vedendo come un buon presagio per questo nostro percorso. Prima di spegnere l'abat jour questi ultimi giorni, ho sempre acceso la lucina dell'angelo regalato da mia cugina, così appena Mr. P. viene a letto, me lo spegne e io dormivo più serena.

Purtroppo (o per fortuna), non ho mai "visto" la loro presenza, magari per aiutarmi a sfangare una brutta situazione, di pericolo. Ma sono sicura, che dietro a questo nostro percorso, ci siano loro, leggo sempre piccoli segni della presenza dei nostri cosiddetti angeli.

Esodo 23:20 – Il Signore assegna un angelo all’uomo per accompagnarlo nella vita.

E mi ricordo di quando da piccoli, con le mani giunte prima di andare a letto, io e mio fratello recitavamo la preghiera dell'Angelo costude, così come ce l'aveva insegnata mamma. E chissà quando toccherà a me, raccontarla e farla imparare al nostro bambino..