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Ma lo voglio un figlio?

Ieri pomeriggio sono tornata in palestra.
Mi guardavo nello specchio.
Capelli bagnati di sudore attaccati al viso. Occhi lucidi dalla fatica. Le guance rosa per lo sforzo.
Mi guardavo e mi sentivo bene. Felice.
Pensavo che alla fine, quella maglia non è così male e che, quelle scarpe fucsia, mi danno un tono simpatico.
Mi guardavo un pò con gli occhi "da fuori", come se fosse un altro a farlo.
E ho visto una donna dal sorriso dolce e lo sguardo determinato.
Così in quel contesto, mi sono poi guardata negli occhi e mi sono chiesta: "ma io questo figlio, lo voglio davvero? Sarò pronta a cambiare la mia vita per un essere umano che dipenderà completamente da me?".

Ma certo che un figlio lo voglio davvero.. Chiaramente cercare un figlio non vuol dire annullarsi completamente e non realizzarsi in altri ambiti (professionali, personali, di viaggi, rispetto agli amici..)..
Non voglio commettere l'errore di rinuncire a cercare lavoro perchè "e se poi rimango incinta dopo pochi mesi che mi hanno assunta?". Non voglio rinunciare alla palestra "e se poi rimango incinta e perdo i soldi dell'abbonamento o peggio, il troppo movimento non favorisce l'attecchimento?"..
Visto come sono andate le cose fino ad ora, dico che c'è una MORALE: ho perso mesi senza che rimanessi incinta, mesi in cui avrei potuto fare cose che magari mi sono privata.. quelle cose.. che magari però avrei potuto fare anche se fossi rimasta incinta.

Io non so se la maternità è una cosa razionale: credo che sia qualcosa di antico e profondo che ci portiamo dietro nonostante noi, al di là di ogni certezza. La differenza è che noi con "qualche problemino in più", noi coppie che dobbiamo intraprendere la PMA, dobbiamo ragionarci proprio bene su, e chiaramente a volte pensiamo più delle altre a come programmare alcuni eventi della vita!

In questi anni ho immaginato migliaia di volte la famiglia che volevamo costruire, il bimbo che speravamo arrivasse, ho pianto ad ogni ciclo, ho sofferto per il vuoto che sentivo dentro. Ho desiderato fortemente di restare incinta. Però ogni tanto ho ancora questo dubbio. A volte (non solo ieri), mi trovo a pensare che tutto questo sia un segnale divino, che forse non è il momento giusto.. che forse il cielo ci vuole dire qualcosa..

Forza e coraggio mi dico, i momenti di smarrimento sono normali!

2 commenti:

  1. dire che ti capisco è un eufemismo...
    il dubbio non ti abbandona mai ed è del tutto normale perchè avere un figlio vuol dire cambiare la tu avita e cercare di far combaciare la te stessa di prima con quella di adesso.
    L'altra sera ho avuto una crisi di pianto perchè ho realizzato che non saremo più solo io e mio marito, ma che presto ci sarà anche nostra figlia. Mi sono sentita in colpissima verso di lei per le mie lacrime e la mia paura, perchè l'ho volta tanto e ho fatto i salti mortali per lei, ma allo stesso tempo ho provato nostalgia per la nostra coppia che inevitabilmente dovrà modificarsi e adattarsi alla nuova vita a tre.
    Il giorno dopo stavo già meglio. I dubbi e le paure sono del tutto umane e normali. Sarebbe strano il contrario secondo me :)

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    1. "I dubbi e le paure sono del tutto umane e normali", me lo sono detto anche io mille volte. Ovviamente non solo sulla questione figlio. Siamo fatti di carne ed emozioni, per fortuna ;-)

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