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Incomprensioni. Discussioni

Sono solare ed allegra, cerco di essere positiva, ma vi ho già parlato come a volte sia difficile affrontare ogni step (per esempio in questo testo o in questa pagina), facendo in modo che tutto "il mio mondo" coincida e non si senta pressato.

Ieri non ce l'ho fatta.

Durante una normale conversazione telefonica, parlando di cose di lavoro, la testa è andata lì, al ritiro esami, ai referti che mancano e ad altre sciocchezze su quella lunghezza d'onda.
Lui mi parlava con tranquillità, fino a quando IO non ho sentito delle cose che ho reputato "inaudite" e l'ho incalzato con il volume dalla voce più alto di almeno 3 ottave.


La telefonata che era partita con risate e sussurri si è conclusa con "tanto ora non abbiamo più nulla da dirci, mi sembra che stiamo andando in due direzioni opposte".
Ho provato a farmarmi, ma ormai avevo l'urlo sulla punta della lingua. Potevo pensare se lui avesse solo un pò di ragione? No. Non ci ho pensato. Non ci ho pensato perchè dopo giorni che dico "bianco bianco bianco bianco bianco bianco", mi sento rispondere "ok nero". Allora ho visto rosso!

Ovviamente uomini e donne non siamo uguali. Noi viviamo questo stato più nel corpo; l'uomo nella mente. E questo a volte crea tensioni. La donna porta il peso maggiore (accertamenti, pratiche burocratiche, organizzazione, terapie); normalmente siamo più disponibili a parlare con qualcuno, anche ad ammettere le difficoltà nella vita di coppia.

Mi sono sentita una stupida poi, perchè certo che ci ho ripensato. Potevo essere molto più delicata ma comunque incisiva. Invece mi sono fatta prendee dall'agitazione.
Nella coppia, ciascuno dei due è invaso da dubbi e da risentimenti verso l'altro che possono mettere a dura prova l'unione, anche nei casi in cui la comune sofferenza tende a mantenere la reciproca dipendenza. Però c'è sempre il trascorrere del tempo, il suo cammino inarrestabile. Il tempo è per un verso ciclico: ad ogni ciclo mestruale riattiva la speranza e tutto sembra fermarsi in attesa della risposta. Il pensiero del tempo che avanza ieri mi ha fatto perdere le staffe. Non riuscire ad recuperare i referti in questi giorni stabiliti, significa far passare un'altra settimana. Rappresenta portare le nostre analisi più tardi al Centro e dover aspettare ancora..
Non so se ho ancora voglia di aspettare. Quello che per lui è solo "un giorno in più", per me è una goccia che cade, che non posso recuperare. Forse sono io sbagliata. E' vero che a volte mi devo calmare, ma arrivata a questo punto, voglio utilizzare tutte le cartucce, finchè sono così euforica e pronta a farlo.

Ok, lo prometto. Sarò più solidale con Mr. P., cercherò di riconoscere e accettare le sue reazioni psicologiche, anche aiutandolo tenendo conto di ciò di cui ha bisogno.
Ora, apriamo il nostro cuore.. questo è il momento giusto!

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