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Parlarne.. ma con chi?

Stavo riflettendo su questa domanda: come parlare di questa "cosa"? E con chi?
Prima di scrivere questo blog e prima ancora di parlarne con persone in carne ed ossa, mi sono confrontata in un forum. Da più di un anno mantengo contatti con ragazze che come me (come noi), sono alla ricerca della cicogna. Quindi, da prima ancora di pensare alla PMA.
Fondamentalmente le persone scrivono perché vogliono condividere cosa sentono e vogliono avere un parere o un conforto con chi si trova nella stessa situazione.

Diciamo che ognuno di noi, è una persona a se. Ognuno è diverso anche se le situazioni sono simili (MAI uguali, per carità). Se uno ha un obiettivo e vuole trovare soluzioni, credo sia importante condividere e raccontare. Se invece si vuole cercare conforto, forse è meglio non farlo, cioè non condividere. A volte parlare e riparlare dei propri problemi non fa altro che tenere il focus sul problema.. ma io, dal canto mio, penso che parlarne sia un modo per esorcizzare questo "problema", cioè, per rendermi conto che non è così problematico.

Ovviamente sarebbe meglio circondarsi di persone che ce l’hanno fatta. Persone che possono farti vedere il "problema" da una prospettiva diversa. Esempio: ero in un gruppo su un forum, di ragazze che stanno provando con la PMA. Mi sono allontanata piano piano, perchè è vero che molte ce la fanno, ma quelle che continuano a stare li dentro, hanno un alone di negatività e tristezza che mi fa stare male, ma male per loro, non per me.
Invece, parlo tanto con una ragazza che è incinta grazie alla FIVET e, che mi rasserena e mi incita a non mollare, anche quando sono giù e vedo grandi ostacoli su questo cammino.

Grazie a questo forum, ho conosciuto amica M., amica T. e amica Marghe, e ogni giorno, ci scriviamo e mandiamo sorrisi virtuali, perchè ci piace scaldarci il cuore.
Amica M. è l'unica che abita a Roma e ci vediamo spessissimo. Lei è un passo avanti a me, ha già iniziato il percorso PMA e fatto anche il pick up. E' in attesa dell'anno nuovo per fare il transfert.

L'altro giorno, davanti ad un caffè, parlavamo proprio di questo: si fa bene a confrontarsi, ma con chi?
Lei, mi ha raccontato questo fatto: andando a cena da amici, la padrona di casa si è avvicinata dicendo "non ti ho chiesto più nulla per delicatezza, ma ne ho parlato con X, che anche lei e il marito sono in cura per la PMA".
Ora, lei mi faceva notare: "non ne parli con me per delicatezza, ma parli dei fatti miei ad una terza persona, raccontando anche a me i fatti suoi?" Insomma, è un pò un gatto che si morde la coda.

Una cosa tipo:
A ne parla con B.
B, non chiede più ad A, ma ne parla con C.
B, racconta ad A le esperienze di C.
C, magari parla con altri del percorso di A.
A, parla con me, di B e C..

Ecco, quindi? Io, anche dopo questa riflessione, mi sono detta che come va va, nel senso, anche quando ne parlo in famiglia, posso chiede un pò di delicatezza nell'argomento, perchè è un percorso un pò particolare (emotivamente e fisicamente), ma non posso certo far tacere tutti.. alla fine, conosco quelli a cui ne ho parlato, e se lo racconteranno ad altri, sarà solo in buona fede, non per creare un danno o portare scompiglio nelle nostre vite.

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