Eravamo rimasti al "si piange tanto".
Decidere di avere un figlio e non
arrivare al positivo, ci spinge spesso ad accanirc, a volerlo a
tutti costi; si prova di tutto, dagli stick per
l’ovulazione, alle posizioni da contorsionista per compiere il miracolo,
fino a che si arriva agli integratori.
Ma.. altro giro altra corsa. Niente. Zero. E quindi perché non spingersi
solo un po’ oltre? Vai di ormoni (con tanto di puntura.. io, che sono agofobica), monitoraggi e rapporti programmati. Ma nulla, ancora niente. Neanche questa funziona. Questo tipo di cura mi ha abbattuto dal punto di vista psicologico, ma mi ha lasciato anche quei 2 Kg di ritenzione idrica, che
si accumula e non sono il massimo in previsione della prova costume.
Poi, scongiurando, si pensa che il problema sono le ovaie,
quindi, ecco che tocca ad un altro esame: benvenuta sonoisteroscopia
(nel frattempo si sono susseguiti numerosi esami del sangue).
Arriva il giorno di questa
sonoistero, che mi rende nervosa sia per l’esame in sé che per l’esito.
Mi faccio accompagnare da mamma perché ho paura di andare da sola, ma so
che se lo sto facendo è perché la cicogna passi anche da casa nostra. L'esame di per se non è doloroso, è più una
sensazione sgradevole, ma tutto è andato liscio.
Quindi, ora che si fa?
Siamo da capo a dodici. Naturalmente
sembra che questo positivo non voglia arrivare. Che sia colpa dello
stress? Forse del mio cervello che martella su questo pensiero? Forse
non è ancora il nostro tempo?
Non lo so.. Io sono giu, perché i mesi passano e io mi sto consumando.
Divento sempre più nervosa, più insoddisfatta e triste. Non gioisco più
alle notizie di bimbi in arrivo, divento quasi arcigna e IO NON SONO COSÌ. Ma quindi, perché a noi non arriva questo positivo?
Ma poi guardi tuo marito negli occhi, lo vedi triste per te, perchè capisce che tu stai male, ed anche lui, ma non puo mollare ANCHE lui. Quindi ti sprona, ti prende in giro..
La coppia ad un certo punto inizia a pensare: "la mia vita senza un figlio potrebbe essere una vita triste?" Nel mio caso, si è affacciato più volte il senso di fallimento, di non essere adeguata; poi però ho capito che il disprezzo per me
stessa non deve avvelenare il nostro sentire e il nostro vivere.
Purtroppo ad oggi fare l’amore diventa un lavoro ed uno stress invece che un’unione con il mio principe; ciò che potrebbe unire la coppia nell’amore, diventa motivo di litigio, di lontananza, di sofferenza.
Ci siamo guardati negli occhi (lo facciamo ogni sera sussurandoci parole d'amore), e sappiamo fino a dove ci vogliamo spingere. Il prossimo step, sarà la PMA. Ma questa, è un'altra storia..
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