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Habemus voglia! - 1 (ad ognuno la sua interpretazione)


Tante volte mi sono detta di voler scrivere un blog, ma poi, la Pigrizia ha sempre preso la meglio.
Scrivo da tanto cose mie, perchè riesco ad asprimere quello che a volte, a parole non mi viene proprio.
E ho deciso di scrivere da qualche mese, quando le cose no hanno iniziato a girare come noi ci aspettavamo.

Ebbene, alla soglia dei 2 anni di ricerca di un figlio, mi ritrovo con tanta confusione, tanta rabbia e.. zero certezze. Anzi no, una ce l'ho. Ed è quella di avere vicino un uomo fantastico.

In questi due anni, sono successe tante cose, ma solo una non è mai cambiata: la voglia di voler allargare la famiglia, la volontà di donare la vita ad un piccolo essere, da mettere in mezzo a noi a dormire nel lettone.
Questa è una cosa di cui abbiamo sempre parlato, anche prima di sposarci, perchè siamo sempre stati convinti, che sarebe nato un esserino strampalato ma sorridende come lo siamo noi..
Invece nulla..

Da bambine siamo spronate a giocare con le bambole, veniamo incoraggiate quando giochiamo alla “mamma”; insieme ad altri stimoli, quella di essere madre è uno dei traguardi che molte di noi sentono di voler raggiungere. Quello che anche una coppia vorrebbe raggiungere.
Ora, premesso che questo desiderio ce l’ho da sempre, con il tempo ho anche realizzato che con un figlio sarebbero entrate in gioco mille e più paure, ma anche gioie e felicità.

Peccato che sono quasi due anni che ci proviamo e queste gioie faticano ad arrivare. Il principe azzurro ce l’ho, il matrimonio da favola l’abbiamo avuto ma, nessun “positivo” all’orizzonte.

All’inizio pensi semplicemente che ”stai sbagliando qualcosa”; il primo, il secondo e il terzo mese è “vabbè dai.. avremmo sbagliato i tempi”, ma arrivi alla soglia dei 6 mesi e questi tempi inizi a conoscerli, ad ascoltare ogni vibrazione del tuo corpo; mentre tu sei in ascolto, come per magia, tutte intorno a te iniziano a sbandierare la loro gravidanza. Perché se da una parte, la dichiarazione dell’arrivo di una nuova vita è un miracolo, c’è sempre quel MA, perché quel miracolo ancora non ha deciso di crescere dentro di te.
Perchè poi iniziano i pianti. tanti pianti. Sempre prima, durante e dopo, perché uno ci crede: se agli altri arriva così, perché a noi no? Si piange tanto. Anche per cose che non hanno nulla a che vedere con la gravidanza ma che ci riportano con la mente sempre li.
"Non ci pensare" dice chi ti vede con gli occhi tristi.. ma tu non ce la fai. Quello ormai è parte di te.

Questa è la prima parte della mia storia.. in seguito gli altri pezzi..

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