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Camminando

E' una me un pò più riflessiva quella degli ultimi giorni, una persona che cerca di prendere il positivo a piene mani, perchè sto facendo tutto il possibile, più di questo non so veramente come si fa!

L'anno scorso di questi tempi, stavo più o meno così, e rileggendo, rivedo tante emozioni simili, ma oggi sono più consapevole, un pò più arrabbiata e meno sicura che le cose andranno bene. Perchè anche se si dice "non c'è due senza tre" - e parlo di pick-up - è sempre come se fosse la prima volta.
Ieri, dopo aver fatto analisi e monitoraggio, visto che dovevo aspettare per fare la visita con l'anestetista e i referti, mi sono allontanata per fare una passeggiata. Non indovinerete mai: non sono andata per negozi, non mi sono messa le cuffiette e via ma, sono andata al cimitero.

Era tanto che non entravo e mi sono sentita subito attratta dalla sua tranquillità e pace. Camminavo per i viali andando in direzione della tomba di mia zia, cercando mentalmente di controllarmi, per evitare di crollare a piangere così in mezzo ai suoi viali. Ho ascoltato gli uccellini che si rincorrevano, il profumo delle pigne, il silenzio delle anime. Ho pregato e camminato, mi sono asciugata gli occhi e indossato gli occhiali da sole. Mi sono sentita piena di energia, anche se ero distrutta dalle tante lacrime. Ho davvero chiesto una grazia, perchè ora di questo abbiamo bisogno..
Per quanto possa sembrare una frase stupida, non mi sono mai sentita più viva di ieri. Ho provato la sensazione compiaciuta di camminare pienamente viva e consapevole di eluderne il pensiero. Questo soprattutto era il pensiero. Cioè, pregare ma stare in un ambiente fuori-contesto.

Perchè l'attesa ti uccide. Cammini nei corridoi dell'ospedale con il suono delle tue scarpe e la pesantezza dei pensieri; c'è sempre qualcuna di noi che solleva un dubbio o racconta una esperienza andata male e allora, cammino ancora perchè mi voglio allontanare, vorrei ascoltare ma non mi voglio inquinare già le poche idee chiare che ho. Cammino, mi siedo, apro il libro. Mi rialzo, sistemo la giacca, faccio qualche passo e mi sgranchisco le gambe..

Vi prego, mandatemi un pò della vostra positività, perchè io non ci credo ma..
Agatha Christie amava dire: che una coincidenza è una coincidenza; due coincidenze sono un indizio; tre coincidenze rassomigliano ad una prova.
Ci sono troppe cose che mentalmente mi riportano all'anno scorso, queste 2 o 3 cose che mi dicono "attenta che ti bruci". Voi cosa ne pensate? Per avere una prova quante sono le coincidenze che dobbiamo avere? E' solo il mio lato nero e cupo che sta già mettendo le mani avanti, vero??
No no no, ho bisogno di cose belle e spero davvero, di poter presto raccontare una storia diversa, di lacrime di gioia e non dell'ennesimo sogno infranto!

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