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Gli stadi. Non di calcio

Abbiamo parlato in passato delle varie tecniche di PMA; ma non di cosa succede quando gli ovuli vengono prelevati, e subito dopo..
Come vi ho raccontato, ho imparato tante cose e ci siamo messi spesso, anche con Mr.P., a guardare video ed immagini per approfondire la faccenda. Anche l'altro giorno, sul treno del ritorno, per cercare di capire come si sono incontrati i miei ovuli e i suoi spermatozoi.
Gli embrioni formati dall’unione degli ovociti con gli spermatozoi sono estremamente sensibili, se ne prende cura l'embriologo. Una volta "in vitro", gli embrioni sono mantenuti in piastre contenenti dei terreni liquidi nutritivi; queste piastre sono riposte all’interno degli incubatori, ovvero dei contenitori che mimano l'utero materno: la temperatura all’interno deve essere costante a 37°C e l’atmosfera deve avere il 5/6% di CO2.

L'embrione si sviluppa in più cellule, chiamate blastomeri; queste cellule si dividono nell'ovocita fecondato.
Una regolare crescita a 2 cellule è osservata a 22-24 ore dall’inseminazione, una crescita a 4 cellule è osservata attorno alle 36-50 ore ed infine una crescita a 8 cellule viene osservata a 72 ore.
Le cellule continuano ad essere ben definite e facilmente valutabili fino allo stadio di 10-12 cellule.
A partire dalla quarta giornata dall'inseminazione l'embrione inizia a compattarsi per dare origine alla morula.
Passati 5 o 6 giorni, sempre dalla inseminazione, l'embrione raggiunge lo stadio di blastocisti, in cui sono presenti circa 200 cellule.
In condizioni naturali, è proprio in questa fase quando l'embrione si trova pronto a impiantarsi nell'endometrio.
Nonostante gli sforzi per ricreare condizioni simili al corpo umano, non tutti gli embrioni riescono ad arrivare a quella fase nel laboratorio. A seconda della qualità degli ovociti, degli spermatozoi, e di altri fattori, solo alcuni di questi riusciranno a svilupparsi fino allo stadio di blastocisti.

Ma come funziona, poi?
La blastocisti crea una serie di impulsi che vengono recepiti dall'endometrio, che si prepara all'inizio della gravidanza. Poi, l’impianto si svolge in più fasi.
- Nella prima fase (apposizione) avviene il contatto tra l'endometrio e la blastocisti: qui inizia la preparazione di quella che diventerà la camera gestazionale.
- Nella seconda fase (adesione), si crea l'adesione della parete più esterna dell'embrione e dell'endometrio: qui c'è un "dialogo chimico" per facilitare l'impianto.

- Nella fase di invasione il trofoblasto (ossia la parete esterna dell'embrione) penetra nell'endometrio.
- La quarta fase è quella che completa il processo: la blastocisti si integra nell'endometrio, cercando di arrivare ai vasi sanguigni. Il corpo della mamma abbassa le sue difese immunitarie, in modo da non respingere il nuovo arrivato. Si formano i villi coriali, che poi creeranno la placenta.
  

E poi basta.. insomma, aspettiamo e stringiamo i denti. ATTENDIAMO, come sempre in questi ultimi mesi...

2 commenti:

  1. E speriamo che si formi una bella placenta, che l'embrione diventi feto che a sua volta diventi un meraviglioso bambino pronto a riempire e sconvolgere d'amore la vita di mamma e papà!

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    Risposte
    1. Grazie Selia.
      Tra emozione e paura speriamo che passino presto i giorni che ci separano dalle beta.
      Purtroppo abbiamo solo questa possibilità, quindi ci crediamo con tutto il cuore.

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