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Non sei sola, amica

La mia amica T. piange.
Stamattina mi ha mandato un messaggio vocale dove piangendo, mi raccontava che la sua migliore amica è incinta, e nel momento di parlarne con il compagno per farsi confortare, lui le ha detto di "non essere disperata".

Lei piange per un mondo che continua a sventolarci i test positivi di gente che "magari non lo immaginava", mentre noi qui, continuiamo a combattere contro i mulini a vento, come Don Chisciotte. Anche la loro coppia, come noi, sta finendo di fare tutte le analisi prima di procedere con un trattamento di PMA, quindi ha tutta la mia comprensione e conforto.

Mi si è stretto il cuore, non volevo sentirla così, proprio ora che si era un pò tirata su: infatti da qualche giorno aveva ripreso un filone positivo, quando invece per giorni continuava ad essere triste e pensare negativo.

E' felice, perchè è la sua amica; ma allo stesso tempo, ha una ferita che non riesce a rimarginare. Ogni volta che si presenta un nuovo positivo, questa fessura un pò si allarga. E allora un pò ha paura e si vergogna di parlarne con la sua amica, per paura di ferirla.

Vorrei poterla ascoltare più attentamente (non abitiamo nella stessa città); ho cercato di farle capire che anche Mr. P. a volte è un pò più duro, ma lo fa per non farmi abbattere, quindi anche se ho portato la conversazione verso me stessa, so di averlo fatto per farle capire, che tutti siamo sulla stessa barca.
Vorrei poterla abbracciare, darle un fazzoletto per asciugarsi le lacrime; vorrei guardarla negli occhi e dirle "io sono con te, ti capisco".

Forse invece di dirle non piangere, avrei dovuto farla sfogare? Per farle alleviare lo stress di questo periodo?
La cosa più importante che posso offrirle è il mio ascolto e la mia empatia. Mi piacerebbe cenare insieme, invitarla a prendere un caffè o portarla a vedere un film, ma sono sicura che le mie (pur piccole) attenzioni, siano buoni "regali ".
Le lacrime non sono un problema da risolvere, ma un modo per comunicare: quante volte mi è capitato nei mesi passati? Quante lacrime ho versato affinchè qualcuno si accorgesse del mio dolore?

Spero di essere riuscita a farle capire, che sono al suo fianco e che sono disponibile ad ascoltare tutto ciò che vuole dirmi. Lei vive in una città che non è la sua, lontana dai suoi affetti "nido", dalle sue radici, così questo distacco e la freddezza della città in cui si trova, la rendono ancora più triste. Ma io ci sono, pronta ad aiutarla per calmarsi ed aprirsi.

"Devi reagire e combattere", anche se fa pensare che basti un pò di volontà e che tutto possa cambiare, purtroppo non sempre è vero. Ma sono sicura, che se bisogna raggiungere un obiettivo, avere volontà e forza d'animo può fare la differenza, ma per stare meglio non basta volerlo, specie se sono fatti che non dipendono solo da noi. Gliel'ho detto stamattina e glielo dirò ancora, perchp anche lei deve continuare a credere al suo sogno. E gioire ai nuovi positivi e alle nuove nascite.

A proposito, ieri è nato Tommaso, il bimbo del mio primo fidanzatino. E il cuore, mi si è riempito di gioia..

1 commento:

  1. Posso solo dirti che ti voglio un bene grande, grande davvero. E ringraziarti ♥️ Se non ci fossi tu sarebbe davvero troppo da affrontare. Purtroppo ci capiamo perché viviamo lo stesso dolore, ma sono felice che le nostre strade si siano incrociate se pur a distanza.

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