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Gravidanze e bimbi ai tempi dei social

Perchè quando vorremmo qualcosa, gli altri la hanno sempre prima di noi (e con meno fatica..) e ovviamente, non fanno niente per tenerla nascosta.
Questo succede anche per la gravidanza. Passeggiando, vedi mille ragazze con le panciotte o con il porta enfant con uno scricciolo dentro ma.. ne sono piene anche le home page dei social che frequento.
Ormai non c’è filtro, perchè in tante "amiche" approfittano dei social anche quando sono in dolce attesa. Dall’annuncio con foto alla prima ecografia, ai progressi del pancione fino al primo scatto al bebè (a volte basta una manina o piedino) è tutto un postare su Facebook, Twitter e Instagram, chiedendo consensi ai propri follower o solo per mostrare.


La gravidanza è sempre più social. Sempre più donne (e uomini) amano condividere la bella notizia di aspettare un bambino, magari con un servizio fotografico o anche solo pubblicando un'ecografia. La domanda che mi sorge spontanea è: quanti neogenitori ci sono nella nostra vita? Quante persone, fra quelle che conosciamo, hanno avuto un bambino nel corso degli ultimi due anni? Pensiamo alla risposta. Due, dieci, venti? E adesso facciamoci un'altra domanda: quante di queste persone hanno condiviso, il lieto evento su Facebook? Potremmo senza dubbio dire "molte". Probabilmente ci avvicineremmo ancora di più alla realtà con "quasi tutte".

Anche ieri, ho visto l'ennesima manina stretta tra le dita di una neomamma, e mi si è stretto il cuore. Ovviamente non sapevo che questa persona fosse in dolce attesa, e mi sono intenerita come nuovamente ho pensato "un'altra dolce notizia. Ma non è la mia".
Purtroppo c'è poca sensibilità verso chi non riesce ad avere figli. Verso chi, come noi, lotta per anni e non solo soffre, ma magari si sente inadeguato, perché sembra che tutt'intorno gli altri non facciano che annunciare lieti eventi.
Riepilogo: l’infertilità è un problema diffuso e il 20% delle gravidanze termina con un aborto spontaneo. Nel mondo social, le cose "brutte" non ci sono, queste difficoltà non compaiono mai. Nessuno ne fa cenno alla cosa. Io per prima, mi nascondo qui dentro, ma non dico nulla a nessuno di quelli che conosco, perchè la maggior parte delle persone, potrebbe esordire con le sue classiche frasi del "non pensarci.. arriverà nel momento giusto.. basta aspettare..". Unicamente quelli che alla fine ce l'hanno fatta, hanno postato delle immagini, magari scrivendo soltanto "finalmente".

Ovviamente il dolore (qualunque esso sia) è una cosa privata, mentre una gioia è forse più normale volerla condividere con tutti. Ma questo ci fa correre il rischio di avere una visione distorta del concepimento. Chi ci prova, ci prova e proprio non ci riesce, ha spesso l’impressione di essere l’unica persona sbagliata in mezzo a tanti genitori felici e inconsapevoli, che non hanno avuto alcun problema nel dare alla luce un figlio. Magari non è così, ma il punto è che noi non lo sapremo mai. E questo perché, nessuno racconta i momenti più bui del proprio percorso di genitore.

2 commenti:

  1. sì, è un tema che ho affrontato anche io nel mio blog, infatti cerco di limitare al minimo i miei post sulla gravidanza perchè non voglio ferire nessuno... però sin da subito ho fatto presente sia su fb che si instagram che la mia era una gravidanza pma, perchè il mio scopo è quello di sensibilizzare le persone e di far conoscere al mondo un problema che in tanti ignorano. In oltre lo faccio perchè voglio tendere una mano a chiunque abbia bisogno di un consiglio o di sapere che non è solo in questo cammino.
    Ho sempre detto apertamente che avevamo difficoltà ad avere figli e che avremmo fatto la pma, proprio per stroncare eventuali, e già triti e ritriti "non pensarci che arriva".

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    1. Grazie Blueberry per la tua testimonianza. Anche io ho iniziato a scrivere per me, ma anche per togliere il "tabù" di questa cosa, perchè più ne parlo, più mi accorgo che siamo tante noi coppie a ricorrere alla PMA per avere un figlio. E non per questo, sarà "meno figlio nostro" solo perchè aiutati dalla scienza!

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