Quest'anno
presa da mille pensieri (la nipotina, il cambio lavoro, la questione
stimolazione/ pick-up) è arrivato dicembre e quasi non me ne sono accorta. E
quindi, mi sono ritrovata senza calendario dell'avvento da aprire ogni giorno
con Mr. P. Vabbè, poco male per lui, che ogni anno trema perché non sa che
aspettarsi. Ma potevo io rimanere così? No, allora mi sono iscritta ad una
newsletter con "calendario dell'avvento meditativo", ovvero ogni
mattina mi arriva una mail con un video sulla meditazione, ed è la prima cosa
che faccio appena alzata (la seconda a dire il vero).
Ma a che serve meditare? Mi dà l’impressione di trovare un momento di pace, solo mio, cercando di placare lo stress e la vita frenetica. Siccome di tempo ne ho poco, questa mi sembra un’ottima soluzione, perché fino ad ora non sono mai incappata in "ho poco tempo.. ho molti impegni.. oggi non mi va.. comincerò domani.." ed ho scoperto, che meditare è una pratica veloce che porta via anche solo 2-3 minuti, se fatta in modo giusto (la mia pratica si aggira sui 10/12 minuti.. certo, ogni tanto la mente va per conto suo, ma ci provo a restare concentrata).
Infatti
la meditazione va fatta con il giusto entusiasmo
e dev'essere un piacere, una breve routine (come la nostra routine di bellezza,
solo che stavolta ci si prende cura della parte interiore).
Quello
che sto imparando (e cercando di tenere sotto controllo) è lo stress quotidiano; lo utilizzo per schiarire la mente; per rallentare il
ritmo, spesso troppo frenetico; provo a trovare la serenità e l’energia per
affrontare la vita; cerco di mitigare il dolore, soprattutto psicologico..
Ovviamente ciò comporta che, anche se per pochi
minuti, cercando di purificarci dai pensieri negativi e provando
a rilassarci, siamo "costretti" a pensare
per un pò a noi stessi. Il classico "vivere
qui, adesso e partecipare all'emozione del momento" è il nocciolo della situazione.
Ma mentre sei li concentrata sul "momento", ecco che invece
il percorso guidato cambia strada e ti porta a pensare ad altro: proprio l’altra
mattina, durante le varie inspirazioni ed espirazioni, si chiedeva di voltare
il viso verso sinistra e di creare nella mente un’immagine del passato; dopo
poco, il viso doveva essere voltato verso destra e focalizzare un’immagine del
futuro.
Nel mio passato, si sono sovrapposte due immagini: nella
prima ho visto una foto che adoro, di me e mio fratello (lui forse un anno, io
quattro) vestiti a festa, sotto l’albero di Natale, che ridiamo come matti e ci
abbracciamo complici. In contemporanea, è arrivata anche l’immagine di me e mio
marito fuori la chiesa il giorno del matrimonio, felici, mano nella mano..
Quando invece ho immaginato il futuro, c’eravamo
noi a spingere una carrozzina, a guardare dentro e fare le moine. Camminavamo
per strada con nostro figli*, come fanno tante coppie.
Quello che ho pensato sul mio passato, è l’amore e l’importanza
che do alla famiglia: a mio fratello (quindi speculare ai nostri genitori, che
ci hanno cresciuti così uniti) e al tempo che abbiamo passato insieme, ma anche
alla nuova famiglia che sto costruendo con mio marito, giorno per giorno ma
ancora di più, dal nostro matrimonio. Mi sono sembrate delle immagini
bellissime e non ho mai pensato a qualcosa di brutto. Perché commento così? Perché
la voce della meditazione diceva “se hai immaginato qualcosa di brutto,
chiediti il perché e cerca di sciogliere quel nodo”.
Il futuro forse, me lo sono immaginato un po' scontato. Ma
vi giuro, questo per me è un ulteriore stimolo, un’altra prova del fatto che ce
la faremo, che arriverà quel giorno, che io avrò la mia pancia e tutte le
noie del caso (nausea, dolori, sonno arretrato..) e alla fine, arriverà il
tanto desiderato miracolo.
Continuo a meditare, a
pensare ed a incanalare energia positiva, pronta per affrontare le feste e
tutte le cose belle che troverò sulla mia/ nostra strada.
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