Nei giorni scorsi mi sono imbattuta in una situazione strana, perchè non ci avevo dato importanza fino a quando non mi è stata messa davanti agli occhi.
Come per il blog, anche nella vita vera abbiamo tenuto nascosto il positivo fino alle 2* beta, semplicemente perchè volevamo avere "un pò di tempo per noi, per goderci la novità e non avere ansie esterne".
Ho cercato di dire poi, per messaggio a chi volevo comunicare la cosa, che era stata una scelta che abbiamo fatto insieme io e mio marito, tagliando fuori le famiglie e gli amici più stretti, proprio perchè erano stati mesi un pò dolorosi e così ci andava di fare.
Qualche giorno fa, dopo aver ripreso un rapporto tranquillo (vuoi la mia testa più libera, vuoi i suoi meno impegni..), con amica M. abbiamo ricominciato a messaggiare assiduamente. Negli ultimi 2 anni siamo state in preda a mille confidenze, anche su cose abbastanza stupide e schifose, ci vedevamo almeno una volta a settimana e siamo entrate subito in sintonia dal primo incontro!
[.. testo tagliato..]
Quello che sò è che i nostri "amici" possono sbagliare, a volte lo fanno perchè non sanno "approcciarsi" a noi e alle nostre "problematiche". Tra le amicizie, la maggior parte non sà nemmeno e non immagina il percorso arduo che viviamo..
Mia proposta: dovremmo essere più coraggiosi, permettendo al nostro cuore di dare affetto e sentimento, connettendoci con gli altri attraverso l'uso di parole positive e di frasi che trasmettano vero amore.
“Una parola scelta bene può riassumere non solo cento parole, ma cento pensieri” (Henri Poincaré)
Sai Curious, non sono molto brava in queste situazioni, nel senso che avendo un'indole che tende ad irrigidirsi davanti a situazioni come questa, il mio approccio è piuttosto critico.
RispondiEliminaLa pma non è una passeggiata, né di salute né di felicità, lo sa bene chi ci è passata e lo può immaginare bene anche solo chi conosce persone che la stanno affrontando. Ci si investe tanto, ci si investe tutto, anche l'anima e quando le cose non vanno come dovrebbero è dura, è difficile metabolizzare e dare un senso ad un negativo.
Chi ci ama, familiari e amici, dovrebbe supportarci incondizionatamente, sostenerci, affiancarci e non passare da "parte lesa" quando le cose discostano dalle loro aspettative, un conto è un rapporto di amicizia (per quanto confidenziale ed intimo) un conto è il rapporto di coppia di chi sta affrontando la pma. Non si discutono certe scelte, non si discute nessuna scelta.
Con questo non voglio condannare la tua amica che nemmeno conosco, ci mancherebbe, però si intravede un po' di immaturità nel suo concetto di amicizia.
Se un amico soffre o gioisce e non ne siamo stati messi a conoscenza, ci si può dispiacere di non aver potuto condividere con lui in quel momento gioia o dolore che sia, ma non dal proprio punto di vista, ma da quello dell'amico.
Il discorso è lungo e complesso e va a parare sul concetto distorto che le persone hanno di amicizia, cioè un rapporto umano volto a realizzare ed appagare prima di tutto sé stessi, il fatto di sentirsi utili per l'altro e non il fatto di esserlo in sé.