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L'attesa

Alla fine, qualsiasi giorno della tua vita, ti mette davanti una qualsiasi attesa:
  • l'autobus che non arriva (e a niente serve spulciare ogni 3 secondi l'applicazione sul cellulare, non è che arriva prima);
  • la fila alla cassa del supermercato (e fateci caso: se vai alla fila più corta, quella accanto che era più lunga, scorre sicuramente più veloce..);
  • il prossimo episodio della tua serie tv preferita (che proprio sul più bello, lo trasmetteranno dopo 2 settimane..);
  • l'arrivo del tuo lui a casa dopo lavoro, che è il momento che aspetti da tutto il giorno, solo per poterlo stringere e poter sentire il suo profumo addosso.. 
Insomma, si attende sempre con quella sorta di ansia e voglia di vedere la fine di questa attesa.
In questi giorni, non ci siamo fatti mancare nulla, nel senso che sempre con un sorriso (e una lacrima da stress, a volte ci sta..), abbiamo affrontato giorno per giorno, momento per momento.

Piccoli gesti quotidiani che viviamo come una coreografia: lui che fa lava i piatti dopo cena, mentre io mi preparo la siringa per il progesterone; io che sistemo i panni, lui che mi gira intorno canticchiando; lui che suona il clacson del motorino, ed io che mi affaccio in finestra con un sorriso, come fossi una Giulietta..
Ci siamo accoccolati davanti ad una partita del Mondiale, e parlato fitto fitto a letto, fino a quando non mi si sono chiusi gli occhi; abbiamo fatto colazione al bar e camminato al sole, solo per fare il giro dell'isolato insieme; abbiamo scelto la frutta più bella, sperando fosse anche la più buona.
Ci siamo comportati normalmente, solo cercando di dedicare più attenzioni in quei momenti passati insieme.
Perchè l'attesa vissuta in due è più dolce e forse, un pò la paura si potrebbe dimezzare..

Vi avevo già raccontato come avevo vissuto la scorsa volta, il tempo precedente le beta, proprio in questo post, ed anche se li parlavo del post transfer, ovviamente le sensazioni e alcuni situazioni, sono simili.
Ad oggi, penso di aver "sbagliato qualcosa" durante questo periodo? No, non ho nulla da recriminarmi, forse a volte mi sono detta che "avrei potuto fare un passo in più o un boccone in più", ma a parte questo (e avendo tagliato la metà dei miei impegni lavorativi) mi sono tenuta al programma che mi ero fatta in testa e a quello che, Mr. P. avrebbe voluto che facessi, solo ed esclusivamente per il nostro bene.

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