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Numeri

Quante bugie ho raccontato fino ad ora? 10, 100, 1000? Tante, forse troppe, ma l’ho fatto per proteggermi e non per tenere fuori questa parte della mia vita a voi; troppe volte sono caduta e mi sono fatta male, nonostante mi sia sempre rialzata.

Ora, bugie a parte, ecco la verità..

Tutto è iniziato con un numero, quindi felice, ma sempre tra mille peripezie (perché certo, Doc V. è in ferie; i monitoraggi sarebbero dovuti essere in giorni alterni, invece la nuova dottoressa chiede che ne faccia due di seguito MA, non è possibile, perché sarò fuori Roma quindi, incrociamo le dita..).

Quel numero da 9mm dell’endometrio con il commento “è bellissimo” ci aveva fatto sperare e con tanti sogni, 2 pasticche di Progynova e una dieta senza carboidrati, un bel buco sul braccio per dosare estradiolo e progesterone, ci accingevamo al nostro transfer.

5 giorni per far arrivare l’ovocita fecondato ad una blastocisti; e così, inizia anche l’assunzione di 4 ovuli di progesterone. E i sogni volano alto.

Il giorno è arrivato, sembra proprio un bell’inizio e pochi minuti dopo essere arrivati al Centro, ci fanno accomodare in camera. Emozioni a mille, gli occhi sono lucidi e sotto le mascherine, ci sono dei bellissimi sorrisi, quello mio e di mio marito.

Ore 11:30, come da tabella di marcia, si scende in sala e dopo aver firmato e letto un po’ di scartoffie, siamo pronti: tu, cara blastocisti chiamata “1 D3” vieni impiantata dentro di me: sei una lucina che galleggia nel mio utero ed io mi sciolgo in lacrime.

Ora iniziano i giorni dell’attesa delle beta. 11 giorni.

Racconti quasi fantascientifici ai parenti, che vogliono vedermi, hanno voglia di fare passeggiate o vogliono solo tirarmi su il morale (ovviamente non lavoro, quindi faccio finta di essere un po’ depressa). Io svicolo in tutti modi, finché non organizziamo una cena, partecipiamo ad un compleanno e già sembra che la nostra presenza abbia rincuorato le famiglie. Ah, ovviamente che non ce le metti delle perdite e allora, di corsa a cercare una persona che mi faccia le punture (dopo anni, ecco che si affaccia nella mia vita il doloroso Prontogest); un po’ di ansia e si avvicina il giorno delle beta, ma ho una crisi, piango perché “davvero più di così non avrei potuto fare”, ho preso anche i giorni no mascherandoli con un sorriso e dicendomi che sarebbe andato tutto bene.

Mi carico di un’energia fatta di abbracci e baci, di sguardi complici con mio marito, di serie tv e film sdolcinati, in attesa del giorno X.

Sono terrorizzata quando raggiungo il Centro analisi, mi accoglie però la super segretaria e sorridiamo insieme. Entro, c’è una nuova dottoressa e le dico “mi faccia uscire un buon numero. Questo è il mantra delle beta con l’altro dottore”.

Colazione al bar con la mia amica, passeggiamo e torno a casa. Non faccio in tempo a mettermi comoda che arriva il referto: le beta sono a 900. Piango e tremo, tremo e chiamo la mia amica che avevo lasciato solo 5 minuti prima. Ma devo scendere, per scaramanzia non avevo comprato le medicine ed ora, di corsa in farmacia a fare scorta.

Quando mio marito mi chiama piango e lui non capisce se per felicità o delusione; gli urlo “sono più che positive” e si tranquillizza.

Ci siamo fatti un bel regalo di anniversario, infatti domani, giorno 13, sarà il nostro 5 anniversario di matrimonio. Avevo pensato di invitarlo a mangiare crudi e tartare il giorno dopo a cena, se fosse stato negativo, ma così, devo cambiare programma. Felice felice felice, il resto non conta.

Due giorni dopo si ritorna al laboratorio, stesso iter e attesa per il referto che arriva invece prestissimo, e così continuo a festeggiare per quelle 4 cifre che mi sembrano il numero più bello del mondo. La cosa strana, sono le nausee che iniziano a farsi sentire, mi svegliano anche di notte e sono completamente diverse da quelle pre ciclo (non so se l’effetto è amplificato anche dai 4 ovuli di progesterone, dalle 2 pasticche di estrogeni, dalla puntura di eparina o dalla cardioaspirina…).

Altri 3 giorni, per l’ultimo dosaggio delle beta, come richiesto dal Centro (non mi è mai capitato di fare 3 prelievi, ma va bene così, si fa tutto); sono ancora agitata ma piano piano inizio a farmi l’idea che si, stavolta potrebbe essere quella giusta.

Il referto però tarda ad arrivare, ad ora di pranzo chiamo per avere notizie e questo aumenta la mia agitazione; quando ormai mi stavo rassegnando, ecco la mail: respiro ansiosa, apro e scopro un numero sempre di 4 cifre che non ho mai visto e che mi fa fare i salti di gioia.

Mando un messaggio al Dottor V. che mi dice di chiamare in segreteria per prenotare la prima ecografia, solo 5 giorno dopo. Non lo so che cosa vedremo, ma sarà un’esperienza fantastica.

Io e te amore mio, ora abbiamo un bellissimo segreto e faremo di tutto per proteggerlo e farlo diventare da sogno, una bellissima realtà..

CONTINUA…

2 commenti:

  1. Congratulazioni non posso essere piu' felice per te!!! davvero e' una grandissima gioia! vedi che dopo tanto soffrire e penare poi il bello arriva! ti abbraccio forte
    Laura

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    Risposte
    1. Grazie Laura! La strada è ancora lunga, ma intanto ci godiamo il momento!!

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