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PGS e altri acronimi

Che succede, quando dopo giorni di attesa, ti chiama il Centro per farti parlare con il tuo Dottore?
Cosa ci frulla per la testa, come preghiamo, come andiamo avanti, quando stiamo in attesa dei risultati?
Quali sono gli scenari che abbiamo immaginato una volta avuto il responso?
Prima di tutto, facciamo un passo indietro e ricordiamo cosa è successo e perchè.

Stimolazione, pick-up, ICSI, controllo della crescita, analisi genetica alle blastocisti vive, congelamento e attesa..
E quindi, perchè avevamo fatto fare la diagnosi pre impianto?
Per poter trasferire embrioni sani, senza alterazioni cromosomiche, quindi non solo effettuare un transfer basandosi sull’aspetto morfologico degli stessi, ma anche sul loro assetto cromosomico.

E così, dopo tanta attesa e momenti in cui facevamo finta di nulla, litigate al telefono con la segreteria, messaggi polemici al Doc, pagamento in corsa.. arriva LA telefonata.
Immaginate il mio viso, il mio sorriso e i mie occhi a circa 30 secondi dall'inizio della telefonata. "Signora mi dispiace, ma le sue blastocisti, TUTTE, sono aneuploidi, quindi questo comporta che nessuna potrà essere trasferita..".
Rimbomba dentro di me la parola NESSUNA. NESSUNA. Poi ho sentito frasi a pezzi, sul fatto che
le nostre blastocisti hanno anomalie che riguardano uno o due cromosomi.

Quello che quindi ci è stato detto è che le nostre blasto hanno la presenza di un diverso numero di cromosomi rispetto al normale (23 coppie). La aneuploidie rappresentano una delle principali cause di fallimento durante la PMA in termini di mancato impianto embrionale e aborto spontaneo.
Questo è quello che probabilmente è successo a noi, ovvero tutti i fallimenti potrebbero essere causati da queste anomalie. E la cosa positiva (certo, se positiva si vuol dire) è che evitando il transfer, si evita lo stress dell'attesa delle beta con un non attecchimento o appunto, un aborto precoce.

La PGS consente di analizzare il contenuto cromosomico, fornendo informazioni sul patrimonio genetico di origine materna. Quindi, la "colpa" è mia, è di qualcosa dentro di me che non possiamo vedere, non possaimo capire nè curare. Ora davvero mi sento rotta, mi sento così fragile.
Ho pianto fiumi di lacrime, ho maledetto quello che potevo maledire, ho chiamato chi sapevo mi avrebbe ascoltato (ma certo non avrebbe potuto assolutamente mettersi nei miei panni).
Nella peggiore delle ipotesi, non avremmo MAI pensato ad una catastrofe come questa. Già sognavo il mio prossimo Natale con i vestitini prestati dalla nipotina e la loro carrozzina. Invece ancora una volta, tutto ciò ci è negato. PERCHE'??

Ma soprattutto, ORA? Il Doc, mi ha detto che se vogliamo, possiamo rivederci a gennaio e cercare di capire se ci sono altre strade. Ci saranno altre strade, lo sappiamo.
Mr P., al telefono in pausa pranzo, è rimasto di stucco, senza parole - dopo aver detto 3/4 parolacce - e solo dopo aver attaccato, mi ha scritto un paio di cose.
Noi abbiamo NOI, che non molliamo, che continuiamo a combattere e che crediamo al nostro Sogno con la S maiuscola.
Dobbiamo ancora parlarne bene, affrontare varie problematiche, ma sappiamo già, che quando torneremo dal Dottore, avremmo un quadro già più limpido.
Poi, chissà.. magari ve lo racconto!

PS: Post scritto già da aqualche giorno. Dovevo trovare il coraggio di mettere in chiaro e per tutti queste informazioni. le nostre informazioni. Il nostro dolore. la delusione e l'ennesimo fallimento..

3 commenti:

  1. Ciao, una notizia davanti alla quale mi sento di doverti scrivere qualcosa, ma non mi vengono le parole giuste per questo momento... è di sicuro una bastonata, di quelle belle forti, e non basta sicuramente pensare al lato positivo come dici tu di aver scoperto il motivo del fallimento dei tentativi precedenti... ci sono altre strade, sono certa che il doc vi aiuterà a trovare la più adatta a voi. Un abbraccio forte forte

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  2. Mi dispiace tantissimo.
    Ti vorrei dire che non sei tu che sei rotta e non e' colpa tua se non riuscite a concepire, ma capisco bene, comprendo ed empatizzo con te che e' normale pensarlo.
    Da un lato pero', come hai detto tu, tutto sommato almeno aver capito ilproblema e' un grande passo avanti. Pensa a tutto il dolore che avete dovuto sopportare e che vi sarete potuti evitare. E anche fisicamente per te, il non dover avere un altro aborto alla cieca e' senza dubbio positivo. Doloroso ma positivo.
    Cerca ora di mettere da parte questi brutti pensieri di "colpa" or responsabilita' e di andare avanti, come avete sempre fatto: insieme e a testa alta!
    Ti abbraccio forte

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  3. Ahia, che mazzata. Ma - come hanno già detto - finalmente il problema ha un nome. Non sentirti sbagliata: a parer mio, la fecondazione e lo sviluppo presentano così tante insidie, tranelli, incognite e rischi che non so come abbia fatto il mondo a sovrappopolarsi. E anch'io ho il mio bravo aborto alle spalle...
    Quindi posso supporre che vi suggeriscano un'ovodonazione? Raccogliete le forze e affrontate questo anno alla grande perché anche stavolta ci si abbatte domani. Un bacione!

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