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Mia nonna

In questo periodo di stand-by, come sapete mi sono data un pò da fare, per non restare con le mani in mano e per non pensare. Oggi è solo giovedì, e sono morta. Non vedo l'ora di poter godere con calma del weekend.

In questo periodo di stanchezza, anche psicologicamente sono un pò ballerina, sorrido ma poi divento pensierosa, bhè, non a caso vado con il tempo, che questi giorni ci fa uscire con gli occhiali da sole, ma nel pomeriggio ci fa imbracciare l'ombrello.
Umoralmente spesso mi sento le lacrime che salgono agli occhi, mentre in altri momenti, mi sembro schifosamente insensibile.
Con questa fantastica considerazione di me stessa, ieri sono andata a trovare la mia nonnina.
Un pò mi vergogno, perchè non le dedico il tempo che dovrebbe, troppo presa che sono a correre dietro al mio mondo, senza pensare a quello degli altri. Ho la scusa, che tanto lei si scorda, che magari neanche sa che sono lì. E così mi sento in colpa ogni volta, anche perchè poi mi viene sempre da piangere e allora mi sento ancora più uno schifo.

Una delle ultime volte, abbracciandomi quando sono arrivata, mi ha chiesto come stavo, che facevo.. e poi dal nulla, mi ha chiesto: "ma chi è sposata con Mr. P.?" Ed io: "Io nonna", allora si è illuminata ed ho capito che fino a quel momento era stata solo cortese, perchè non aveva idea di chi avesse davanti (anche perchè non vede più ahimè), infatti poi con un gran sorriso ha iniziato a parlarmi da nonna, facendo domande pertimenti e sensate.
L'ultima volta prima di ieri, c'ero andata con Mr. P. e ci ha riconosciuto. Gli ha fatto un sacco di complimenti, ci ha raccontato quello che aveva fatto durante la giornata, che aveva ricevuto delle telefonate e poi, blackout. Ha scambiato lui per mio papà e a me per mia madre. Così, dopo la prima lacrima scesa, abbiamo stampato un bel bacio sulla guancia e siamo andati via.

Ieri invece, buio totale. Abbracci e baci sulle guance, ma lei non sa chi sono. Non sa più chi siamo. Dice di voler andare a casa sua (ma è già a casa sua), dice di voler parlare con sua madre e tante altre cose.. che ci stringono il cuore. Mamma era indaffarata a sistemare delle cose ed io ero lì con lei sul divano, le tenevo la mano e ad un tratto mi ha chiesto: "ma tu, di quanto..? Quanto manca? Perchè sei incinta vero?". Ok, ovviamente ho buttato giù un blocco di saliva e le ho risposto no, che no nonna, non sono incinta. Le ho carezzato la testa e non ho sentito nessuna lacrima verso gli occhi. No, stavolta erano pieni di luce, non di lacrime.
Dopo qualche minuto, sempre con qull'aria sognante mi ha chiesto "ma il bambino, come sta?". E anche lì, io a dirle che non c'è nessun bambino, che i nipoti sono tutti adulti e io non ho nessun bambino. Ha scosso la testa stavolta, come se fosse una cosa che non le "quadrasse", come se pensasse che le stessi mentendo.
Ho sorriso nuovamente, perchè ho sentito un gran affetto per lei, per questo momento così delicato, per questa sua vita fragile, lei che è sempre stata una gran lavoratrice e una donna di ferro, ora tutta piccola e delicata, come vi avevo già raccontato qui!!

Avete presente quando uno poi, si sente bene, e anche se ci sono delle parole che magari bruciano il cuore, poi si può pensare che le cose vadano nel verso giusto? Ecco, oggi sono ottimista. Ho il presentimento che, prima o poi, andrà tutto bene, che ogni sforzo troverà il suo "angolino" e che ogni attesa avrà la sua ricompensa. Ho fiducia nell'intuito, perchè sto ascoltando la voce dell'anima, la saggezza del nostro inconscio connesso con il mondo e con la nostra essenza. Ho fiducia nelle parole di mia nonna, che deve aver sentito qualche vibrazione dentro di me, perchè lei sa qualcosa nel suo cuore, che noi magari ancora ignoriamo.

Ognuno di noi, ad un certo punto della vita, ha avuto dei presentimenti. Non è magia e non sono premonizioni. I presentimenti vengono spesso accompagnati da diverse sensazioni fisiologiche: brividi, pelle d’oca e, soprattutto, le farfalle nello stomaco. Uno studioso racconta che, nello stomaco ci sia un'estesa rete di cellule nervose che si connette con il nostro cervello emotivo. Quell’immediata sensazione fisica che sorge con il presentimento non è altro che la voce delle nostre emozioni che vogliono comunicarci qualcosa.
Ed io, sono qui "sempre in attesa", pronta ad ascoltare e a ricevere queste comunicazioni!

3 commenti:

  1. mi sono commossa al racconto di tua nonna io purtroppo non ho più nessuna delle nonne l ultima mancata a settembre scorso mi è rimasto solo un nonno 90enne che anche lui va a fasi alterne per fortuna riconosce ancora tutti ma la testa è quella che è mi fa una tenerezza dice sempre che rivuole sua moglie la nonna ultima mancata che non è giusto è tutte le volte che vado atrovalo mi fa una tenerezza anche per questo mi sono commossa leggendo della tua nonnina goditela piu che puoi un bacione ele

    https://eleaspirantemamma.wordpress.com/

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  2. L'ultimo ricordo di mia nonna è quello di una persona che mi guardava radiosa, mi sorrideva ed anche se non aveva idea di chi fossi, sapeva di amarmi.
    Ovviamente non c'è più e non sai quante volte mi sia rivolta a lei tra una lacrima e l'altra durante la strada che poi ci ha portato a Topina.
    Penso che la faccenda della camicia premaman, le parole di tua nonna non possano che non essere interpretate come qualcosa che sarà e sarà molto presto!

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  3. Grazie ragazze per le parole!! Anche se non sanno chi hanno davanti, nel cuore capiscono che le persone che hanno davanti, li amano molto.
    Mi sono rivolta ai miei nonni in cielo più volte in questo percorso, ora mi rivolgo a lei, che possa con le sue preghiere silenziose, farci strada in questo percorso.

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