Pre-sentimento

Ho sempre associato alla parola presentimento, un'accezione positiva.. cioè era una sensazione e stop.
Invece il presentimento si presenta come una previsione vaga e confusa, di solito non lieta e associata a stati di apprensione, turbamento, inquietudine. Quindi mettete tutto questo in un frullatore, insieme ad una buona dose di ormoni sballati, calcoli e dolori e, troverete il mio stato d'animo, di ieri e di stamattina.
Ieri ho pianto per qualsiasi cosa, da una puntata di una serie tv, ai cartoni animati, al nulla, solo piangere per piangere. Stamattina scrivevo messaggi in treno e mi scendevano le lacrime.
Eh no, non sto bene, non mi sento in quest'aura di "cova" come dicono tutti, cioè che dovrei essere serena, rilassata e con gli uccellini che mi volano in circolo sopra la testa.
Riprendiamo l'immagine del frullatore. Acceso. Alla massima potenza. Perchè allora ci mettiamo dentro anche i mal di pancia e i mal di testa, i consigli non chiesti e le notizie di cui non te ne frega nulla. Sono polemica, polemica con la vita. Magari sfogarmi mi fa bene.
Polemica con il cielo e con chi sta in terra; con la voglia di discutere con mia madre, che ha sempre qualche parola gratuita fuori posto da dirmi (ma lo fa perchè è mamma.. ma a volte non ce la faccio); con la voglia di piangere in faccia a Mr. P., perchè sono stanca di aspettare, ed è solo 8 post transfer.
Mi tasto il seno e la pancia, mi guardo le vene e i capezzoli; mi butto sul letto o sul divano perchè mi stanco e ho voglia di stare rilassata (cosa che invece normalmente non succede, anzi sono iper attiva).

Ho voglia di fare un urlo alla King Kong, e far cadere giù la pioggia, ma mi fa male la gola, quindi non posso urlare. E vorrei far correre il tempo quando di notte mi sveglio, e rimango li ad osservare il soffitto, mentre il respiro regolare di mio marito mi distrae maggiormente dalla voglia di riaddormentarmi.
Stanotte ha piovuto, forte. Mi sono svegliata dalle 100 alle 200 volte, con il ticchettio della pioggia sulle finestre. E la mano di lui che mi cercava ogni volta che sentiva che mi muovevo.

Io non capisco, perchè il resto del mondo rimane incinta in maniera naturale anche dopo la scalata dell'Everest. Noi della PMA viviamo situazioni completamente diverse. Noi a rimanere incinte abbiamo difficoltà. Noi, per farlo, ci riempiamo di farmaci, ci martoriamo il cervello. Noi non siamo il resto del mondo. Noi viviamo con una consapevolezza diversa il grande MIRACOLO che è la procreazione assistita. Ma a volte non basta. Non basta perchè vorresti solo strapparti i vestiti di dosso e saltare al livello successivo.

Ecco: ci svegliamo una mattina con la convinzione che stavolta abbia funzionato, che finalmente siamo incinte, per poi scoraggiarci nell'arco della stessa giornata pensando che sia già tutto finito. Oscilliamo in questo turbinio di emozioni per circa 12-14 giorni.

Amica T. in questo momento è in ospedale, sta aspettando per il suo transfer. Ci sentiamo tantissimo, anche se siamo lontane. Mi ha chiesto di parlare di come mi sentivo stamattina, le ho risposto che non avevo voglia di metterle la  mia negatività addosso. Ora, mi ha mandato un messaggio, con una foto.
C'è scritto: "Le cose importanti iniziano quando tutto sembra finito". E mi scende un'altra lacrima. E continua a rincuorarmi, lei che dovrebbe pensare solo al suo grande momento, tra pochi minuti.

Ma forse una possibilità c'è ancora.
Ieri, nel pomeriggio mentre ero sdraiata a letto a guardare la tv, sento il ronzio di un moscone. Da sempre, c'è questa credenza popolare, soprattutto dettata dalla persone più anziane: con un moscone c'è l'arrivo di notizie positive che si aspettano. Che sia quindi questo, il presagio di qualcosa di buono?