Quando il destino gioca ai dadi

Esiste il destino o sono solo coincidenze? Continuo sempre a pormi questo interrogativo, sempre a pensare che forse sono io quella sbagliata, che continuo a dirmi che "due coincidenze fanno una prova/certezza". Ma niente, non ho ancora capito che invece, sono solo legnate.
Si dice che siano proprio i nostri desideri più profondi a generare le coincidenze, ma quando ci si ritrova nel posto sbagliato al momento sbagliato e la cattiva sorte ci perseguita, c'entra ancora una volta la coincidenza o subentra il destino? Ancora una volta a chiedere: fatalità, destino o coincidenze?

Cosa vuol dire quando sulla nostra strada "incontriamo" una coincidenza, un segnale o un evento sincronico? Proprio che la nostra anima e la nostra memoria, ci stanno dando un messaggio utile alla nostra crescita, ci indicano la giusta direzione da seguire oppure ci mandano un avviso di attenzione.

Questo mese è stato strano: lavoro, vacanze, ripresa della routine.. sentimenti contrastanti e una montagna russa di emozioni. Insomma, nel dubbio, non mi sono fatta mancare nulla.
E' stato anche il mese con perdite di sangue al 22 pm (in spiaggia ho maleddetto il ciclo in anticipo perchè mi ero macchiata e sono corsa a comprare gli assorbenti, ma già dopo un paio d'ore, tutto tornato alla normalità, niente di niente), al seno ingrossato e duro come il marmo e capezzoli doloranti come se avessi una pinza che me li stringesse, ai 9 giorni di ritardo.. Sembrava proprio che, tutte queste situazioni fossero le coincidenze giuste per dirci che stava succedendo qualcosa.
Se leggete questo post, nelle ultime righe c'è una frase scritta per gioco, ma che da allora mi ritorna in mente..

Del resto vale senpre "spera il meglio" e quindi, perchè non poteva essere tutto sulla giusta rotta astrale? Perchè non potevo davvero essere incinta e festeggiare magari l'arrivo della nipotina, con l'annuncio di una nuova gravidanza?
E invece no, perchè quando il destino gioca a dadi, non fa mai il punteggio giusto. Perde. E perdo pure io. Ogni volta un pezzetto in più di cuore si sgretola e non voglio essere cinica, ma mi sono veramente stancata di fare ogni mese la stessa tarantella, di pregare in cirillico e fare i voti a qualche santo sconosciuto.
Ho voglia di questo positivo, so che siamo pronti e che saremo una coppia all'altezza della situazione. Ho voglia della pancia, di sentirmi completa di avere il nostro fagottino tra le braccia.
Sono stanca e stufa di sognare; sono stanca di inveire contro il cielo.

La domanda più frequente che continuo a pormi è "cosa significa tutto questo? Cosa mi sta dicendo la vita?". Non troverò mai la risposta, soprattutto perchè subentra il cuore e allora mi dico che non la voglio trovare. Non sempre i messaggi arrivano per darci una risposta immediata, talvolta la risposta arriva dopo qualche tempo e noi, alla soglia del 4 anno di ricerca, siamo ancora senza risposta - basterebbe quella di un medico che trovasse un modo, una diagnosi, una parola giusta da dirci.

Francesca Barra racconta i mesi dopo l’aborto: “Una pancia vuota non è solo una pancia vuota”
„Mi guardo allo specchio, guardo i miei occhi che hanno pianto tanto; mi vedo con il mio bambino mai nato e con la pancia vuota, che però non è solo una pancia vuota. E' un pezzo di me vuoto, con il ricordo di quei bambini che sono andati via troppo presto. Chissà se c'era un nuovo bambino, che non ce l'ha fatta, che è andato via con l'arrivo di quella marea rossa che è il ciclo. Chissà.. Ma non si vive di ma e di se, allora cerchiamo di vivere un giorno alla volta, provando a lanciare quei dadi, sperando prima o poi, di vincere il jackpot!