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All'attacco!

Penso di poter dire, che farsi le punture sottocute sia quasi come andare in bici, nel senso che una volta che ingrani con la prima, poi quelle successive si fanno in un batter di ciglia.
Ok, mi tremava la mano la prima sera, ho dovuto rivedere il video su YouTube almeno 10 volte per capire come caricare la pen e come impostare la dose, ma alla fine, ci sono riuscita.

Il mio "conto fino a 10 e poi mi buco" non funziona, diciamo che arrivo almeno fino a 15, ma cmq, buco premo conto stacco e premo batuffolo. Tutto in meno di un minuto. Ieri sera ero al telefono con Mr. P. mentre tornava a casa da lavoro, gli dico che lo richiamo dopo la puntura perchè ho bisogno di 2 mani. Lo richiamo dopo pochissimo. Il suo commento appena risponde è stato "stai piangendo? Ti è caduta al penna? No perchè hai fatto troppo presto, pensavo fosse successo qualcisa non che già avessi fatto" (ecco, uomimi).

Quindi, ho ricominciato e insieme all'ansia da buco, inizio a bilanciare il resto dello stress su "iperstimolo" ed infatti ho comprato litri di intregratore con sali minerali e, ovulazione in anticipo. Perchè si, non si stai mai completamente tranquille o in caso, riusciamo a trovare un cavillo che ci faccia perdere la testa e il sonno (maledetto, ormai il mio orologio biologico è settato alle 6/6,10 e quando mi riaddormento, ecco che suona la sveglia per l'Eutirox..). 

Lascio che la mia vita scorra sempre troppo in fretta, scordandomi a volte di dare il giusto peso alle cose. Ma guardo avanti con il sorriso e i buchini sulla pancia, perchè se ci sono vuol dire che sto vivendo. Che sto affrontando nuovamente tutto questo.
E allora mi sento bene, fisicamente mi sento una bomba (questo piano alimentare mi da un sacco di energia e mi ha regalato 1,5 kg, che non mi stanno per niente male - non ho visto spotting questo mese con l'arrivo del ciclo, credo che sia sempre dovuto al piano, perchè mangiando grassi buoni ed altri elementi, tutto si sta allineando); continuo a ritagliarmi i miei spazi con il rialassamento e la meditazione; cammino con le cuffie nelle orecchie cantanto con il mio modo stonato; balliamo con mio marito in salotto, nonostante l'acqua che esce dalla pentola e lui mi dice "sei tornata con gli occhi luminosi" e mi asseconda; mi tira su di lui sul letto anche se ho fretta e io respiro di felicità, così mi accoccolo a lui che sa ancora di sonno e di sogni e faccio le fusa come un gattino.

A volte ci sentiamo soli in un mondo fertile, ma cerchiamo di non farci abbattere. Stamattina pensavo guardando il soffitto "noi saremo due genitori sconclusionati. Non sapremo come fare. Avremo mille paure, ma faremo tutto insieme, imparando dai nostri sbagli.. Ce lo meritiamo questo figlio". E allora sono positiva. Ce la sto mettendo tutta. Per me, per noi. Per lui/lei che dovrà arrivare.

Ecco quello che continuerò a fare in questi giorni: la posa Wonder Woman, ovvero mani sui fianchi, torace disteso e gambe larghe, come la famosa eroina, perchè è un buon modo riacquistare la fiducia e affrontare le situazioni difficili.
Sorriderò sempre, anche se nei momenti di tensione e paura sorridere sembra impossibile, provando a sorridere posso diventare più ottimista.
Mi sto iniettando dosi di positività e farò di tutto per credere e rincorrere il sogno.

Una cosa su cui riflettevo  in questi giorni è questa: dovremmo imparare dalle piante. L'albero per esempio, vive un'alleanza tra vita e morte: è possibile, che la morte colpisca una o più foglie, persino un insieme di rami, senza che muoia l'intera pianta. A volte anche le piante più disastrate, nascondono nel cuore una linfa che continua a scorrere dalle radici ai rami: restano in vita, anzi paiono ricominciare vite nuove, e continuano a verdeggiare. Dovremmo cercare di essere sempre pronti a sbocciare e lasciare andare le cose negative e tristi, invece no, le lasciamo vicine al cuore e ci intossicano. 

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