Cicogna in ritardo, ma..

In questi giorni, anzi, in queste notti, mi capita spesso di sognare e di ricordarmi quando mi sveglio, la maggior parte delle sensazioni di quel sogno.
Stanotte, mi sono svegliata per andare in bagno, così ho bloccato il sogno che stavo facendo, ma al risveglio, mi ricordavo quasi tutto.
E' un pò strano, perchè c'era persone che non frequentiamo normalmente, e che quindi, non citiamo neanche tanto spesso.

Vabbè, comunque è stata una sensazione strana, perchè mi sono fatta qualche domanda al risveglio: ma tante di quelle coppie sposate da molti più anni di noi (qualcuna anche più grande di noi), ora sono in attesa: sarà per la natura o grazie alla PMA?

E così, svegliandomi mi sono chiesta: ma quelle Valentina, Roberta o Fabiana, che ora sfoggiano i loro pancioni e le loro carrozzine, avranno avuto i nostri stessi malesseri, dolori e attimi no, percorrendo il percorso della PMA, prima di rimanere incinte, oppure, fanno parte di quelle donne che "voglio aspettare ancora un pò, e godermi la coppia prima di un figlio"?? Ovviamente, non mi permetterò mai di chiedere loro una cosa così intima e personale. Ma ora che anch'io faccio parte di "questo girone dantesco", mi trovo a farmi più domande ed ha pensare, che siamo in tanti in questa stessa situazione.

Sono più di cinquantamila le coppie che ogni anno si sottopongono alla PMA in Italia, e nel resto del mondo la situazione è la medesima, con dati in aumento: in fatti l'infertilità nelle coppie è ad oggi un problema molto diffuso.

In genere si arriva alla PMA dopo tanti tentativi, dopo aver fatto dei check-up completi individuali e di coppia, dopo rapporti mirati; dietro l'aspetto pratico e quasi scontato della questione, c'è un grande dolore ed una forte determinazione di coppia. E questo l'abbiamo capito e lo stiamo passando anche sulla nostra pelle. Questo è un percorso in cui la "virilità" del tuo uomo è stata messa in discussione, così come la tua capacità di donna di procreare.. infatti ahimè, ancora oggi mi sento una donna a metà.

La scelta, il percorso da intraprendere si fa a monte e quella determinazione che senti, ti fa da spirito guida. Noi non abbiamo mai parlato apertamente sul SI o NO di questa cosa, ci siamo imbarcati insieme e la scelta è stata automatica. Dopo mooolti tentativi naturali, anche Mr. P. iniziava ad innervosirsi, così anche per lui (perchè si sa che alla fine è più scelta "nostra") è stato automatico prendere questa "strada". Ogni tentativo fallito naturalmente, ti lascia dentro un senso di vuoto. Per non parlare del fallimento della prima facondazione: questa fase prevede l'elaborazione del "lutto", proprio come vi ho raccontato in questo post.

La mia vita non è mai andata da subito come immaginavo e allora dopo i primi mesi dove anche se un figlio non arriva è tutto normale, iniziarono le ansie, le preoccupazioni, e le paure per l’impossibilità di rimanere incinta. Dicono (sempre loro che hanno una parola giusta per ogni evento), che "se cerchi un figlio intensamente, altrettanto intensamente la tua mente si burlerà di te facendoti percepire tutti i possibili sintomi di una gravidanza già dal giorno dopo il rapporto perfetto", e se "ci pensi troppo, vedrai che non arriva.."..