Vertigine

"La vertigine non è. Paura di cadere. Ma voglia di volare.
Mi fido di te. Mi fido di te. Mi fido di te. Mi fido di te. Io mi fido di te. Ehi mi fido di te.
Cosa sei disposto a perdere?"
(cit Jovanotti).

Cosa sono disposta a perdere? Non lo so. Non lo so più.
Carnevale di emozioni, negative. I cannoni sparano a festa coriandoli grigi. Come questo cielo romano.
E la vertigine si che c'è, mi gira la testa. Mi rimbomba qualcosa dentro la testa.
Ed io ho voglia di cadere o di volare? Cadere e poi, prima dell'impatto, aprire le ali e volare. Sarà possibile?
Vorrei potermi alzare in alto, vedere la me stessa da un punto in alto, e poter farmi muovere come un burattino, nel modo giusto, con i movimenti corretti. Fare le cose nel modo giusto, sorridere quando c'è da farlo; parlare solo per dire cose sensate. Mai piangere. Mai un gesto fuori posto. Essere la bambolina che fa tutto bene ed è brava. Anche senza sentimenti.
Ecco, così mi piacerebbe. Senza sentimenti. Impassibile.

Oggi è così. Sul baratro. Cammino in pizzo in pizzo. Cadere o restare?
Lo sapete che sono già caduta, vero?