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Octopus

Oggi parliamo di bambini.

Questo post è scritto in collaborazione con Daniela di Labocorner - Uncinetto e cucito per bambini.
È una dolcissima mamma e un'artigiana, che crea con passione articoli per bambini: dalle catenelle ciuccio ai portapannolini, sacchette per la scuola e cuscini, tutto personalizzabile nei colori e nei tessuti! Andate a scoprire i suoi lavori nella sua pagina!
E realizza anche i polipetti di cui vi parlerò tra poco...
 
Lo sapete che ogni anno nel mondo nascono 15 milioni di bambini prematuri? Questo significa che ogni 10 nascite, 1 è pretermine.
Le cause non sono sempre note. Esistono però alcune condizioni patologiche della madre o del feto che ne aumentano il rischio.
Lo sapete cos'è la Octopus therapy? Quello che può sembrare un semplice giocattolo, realmente è molto di più: i polpi ad uncinetto aiutano i bimbi prematuri nel loro sviluppo fuori dal ventre materno.
Quando si trova nella pancia della mamma, nel sacco amniotico, il futuro bambino sperimenta condizioni che gli danno sicurezza e permettono uno sviluppo armonico nei tempi previsti dalla gravidanza.
Quando un bambino nasce prematuro (prima della settimana 37 di gravidanza), il suo ambiente cambia in modo brusco. Per facilitare questo passaggio, da qualche tempo, le TIN (terapia intensiva neonatale) di alcuni paesi hanno trovato un modo per dare un sostegno emotivo ai neonati prematuri.
 
Nasce così la Octopus therapy: piccoli polpi di uncinetto che, simulando il cordone ombelicale, aiutano i piccoli a sentirsi protetti. 
L'animaletto di cotone, fatto all’uncinetto, ha lunghi tentacoli che assomigliano, nella forma e nella struttura, al cordone ombelicale.
L’organizzazione Spruttengruppen in Danimarca, sotto il nome di The Danish Octo Project, dal 2013 ha iniziato a mettere in pratica quest’idea. Offrire ai bambini nati prematuri un cordone ombelicale alternativo con cui relazionarsi: ed ecco qui i polpi di uncinetto.
Non appena i neonati trovano uno dei tentacoli del polpo, nella culla nella quale sono sdraiati, lo afferrano come, fino a pochi giorni prima, hanno afferrato il cordone ombelicale nella pancia della mamma. “Ritrovare” il loro appiglio li aiuta nello sviluppo e: migliora la respirazione, aumenta il battito cardiaco e di conseguenza aumenta il livello di ossigeno nel sangue.

Grazie ai polpi, inoltre, i bambini tendono a tirare di meno i fili e i tubi che li tengono in vita e li collegano alle macchine.
Questo bellissimo progetto è tenuto in vita da tanti volontari anche in Italia, che realizzano i loro dolci polpi per i bambini che si trovano in ospedale!

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