Ci si confronta spesso. Ci raccontiamo dubbi, paure e speranze.
Siamo quelle coppie che ridono e scherzano, sembriamo un po' i coniugi Vianello, ma quando c'è da affrontare un discorso serio, lo facciamo con gomiti sul tavolo ed occhi negli occhi. Ecco, con un bicchiere di vino in mano, abbiamo parlato del "ma siamo sicuri di voler cambiare la nostra vita, il nostro essere noi, con un figlio?".
Quello che ci chiediamo è se siamo pronti per fare spazio ad un nuovo "inquilino", sia fisicamente che nella nostra anima.
La nascita di un figlio fa scoppiare la coppia o con la nascita di un figlio la coppia si rafforza, pensando di aver soddisfatto un proprio desiderio, senza pensare davvero ad effetti e reazioni?
Bene. Io
sono una persona difficile. Ammetterlo mi pesa. Non passo sopra le cose, sono
precisetti (anche troppo), a volte credo che come faccio io le cose sia il modo
migliore.. insomma, sono una grande rompiballe. Chiaramnte mio marito (non
direi santo, anche lui ha i suoi difettucci), ha iniziato a parlarmi pensado se
potremmo esplodere come coppia con l'arrivo di un figlio. Mi ha messo davanti
la verità del "tu, sei sicura che non impazziresti con le cose messe non
come vuoi tu, gli orari che sono i suoi, i panni da lavare e la cacca da
pulire?".
Bhè, la
mia risposta con il sorriso è stata "nessuno è morto per aver avuto un
figlio". Ma poi, sorriso a parte - che mi serviva per prendere tempo -
abbiamo parlato seriamente.
Infatti chiunque abbia avuto figli, afferma che l'arrivo di un bambino può mettere a rischio il rapporto di coppia: tutte le abitudini cambiano e l'adattarsi al nuovo arrivato, comporta sacrificio e stanchezza. Il bambino che non fa dormire, che non permette ai genitori di uscire o fare le cose più semplici, senza programmare tutto in anticipo: la vita è diversa e non si può tornare indietro.
Quando si
diventa genitori, non si è più incentrati solo su se stessi, cambiano le
prospettive di vita e del futuro; l'essere genitore necessita di pazienza,
certezze e valori da trasmettere al bambino. Quindi le attenzioni dei genitori
sono incentrate sul bambino non senza risentire di questo cambiamento: per fare
qualche esempio, l'intimità della coppia può uscirne "malconcia" e
sacrificata, basta pensare che quello che fino a prima era proprio la ricerca
del figlio con una intimità molto presente, con l'arrivo del frugoletto le
attenzioni sono proiettate altrove.
Non lo
scrivo io: le statistiche dicono che circa il 50% delle coppie, attraversa una
fase più o meno disgregativa del rapporto, in relazione all'arrivo di un
figlio.
Quello
che ci fa più paura, non è l'arrivo di un figlio di per se, ma il dover
affrontare il cambiamento. E, oltre alle cose baniali che ho citato sopra, la
paura è nel cambiamento dentro ognuno di noi due, cioè il pensare di integrare
la "novità" all'interno della nostra-propria identità.
Visto che io e mio marito siamo sulla stessa lunghezza d'onda nel riconoscere ed arginare le emozioni dell'altro, ci auguriamo che ciò ci aiuti nel riconoscere i cambiamenti e le difficoltà nella relazione, cercando di non arrivare al punto di rottura ma anzi, cercando di tenere tutto stretto, insieme e compatto. Sicuramente dovremmo pensare al sentimento che ci lega, alla conoscenza reciproca e al rispetto di uno nei confronti dell'altra.
Poi, se
ce ne sarà la possibilità perchè questo bambino arriverà davvero, proveremo ad
essere una squadra capace di affrontare le difficoltà (come abbiamo fatto fino
ad ora) e di crescere un figlio che abbia tutte le caratteristiche per essere
felice e perchè no, magari che possa affrontare la vita con successo.
Un figlio cambia le priorità.
RispondiEliminaSono una precisina per indole e sono una di quelle che aveva una casa in stile santuario. L'arrivo dei bambini ha inevitabilmente trasformato la casa in stile "santuario con turisti" ma sono è siamo comunque tutti vivi. Cambiano le priorità, nel senso che si rimodula la propria vita su ciò che è il tempo e le energie a disposizione.
Per la coppia sì è un bel colpo, ma molto più soft dell'infertilità e pma per come la vedo io. I figli generano tensioni in tutte le coppie, ma non perché siano distruttori emotivi, ma perché si è oggettivamente più stanchi e presi da altre milioni di cose e quindi le dinamiche che prima si affrontavano con un mezzo broncio di due ore, con l'arrivo dei figli si affrontano con discussioni.
Personalmente non credo a quelli che dicono che un figlio può far scoppiare la coppia, eri comunque destinato a scoppiare secondo me,era solo una questione di tempistiche diverse secondo me. Sostanzialmente senza figli ci si può permettere un individualismo e se vogliamo egoismo che con un bambino non ti puoi permettere. Non cambia la coppia in sé , ma cambia la donna e l'uomo,l'unione dei due cambia la coppia di rimando. Ci sono e ci saranno tanti punti di rottura, starà alla bravura di ciascuno non crearne uno definitivo. Le microfratture delle coppia sono come quelle del corpo, se non gravi, si riparano da sole.
La pma in questo aiuta. L'attesa di questo figlio che non arriva, le riflessioni e le domande che ne conseguono, preparano molto la coppia ad interiorizzare un processo che per altri è più spontaneo. Non siamo migliori, ma più consapevoli sì!
Non ci sono ricette vincenti per coppie perfetti, ma c'è la pratica, il buonsenso e la voglia di mettersi in discussione. Il tempo dirà se il mix funziona.
Se ve ne occupate insieme, la coppia non scoppia.
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