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Mi rivedo in lei (a volte)


Nei mesi passati, vi ho raccontato come la mia entrata nel mondo virtuale, sia stata legata alla community di un forum. In questo spazio "fittizio", ho avuto modo di conoscere delle donne super, molto in gamba (e qualcuno un pò più "gne gne", ma ci sta) sia solo online, che qualcuna dal vivo.
Tra quelle che conosco "face to face" ci sono Amica M. ed Amica T., una più vicina e l'altra più lontana.
Ma ci sono altre con cui mi scrivo quotidianamente, ci diamo il buongiorno, consigli e raccontiamo qualsiasi dubbio, perchè sappiamo che meglio di noi, non c'è nessuno che ci possa capire.
Tra queste, c'è la sportiva PE., che oltre ad essere molto dolce (mi ha fatto subito questa impressione), credo sia davvero una ragazza tosta.
Ci siamo messe a parlare in privato e tra una cosa e l'altra, mi sono sentita di consigliarle il mio Centro (visto che almeno in linea chilometrica, è più vicino rispetto a me).
E così, è partita carica di entusiasmo e positività per Monza insieme a suo marito. Quando aveva bisogno di esssere incoraggiata o spronata, l'ho sempre fatto; l'ho anche "sgridata" quando mi dava l'impressione che stesse uscendo dai binari e sono stata molto contenta di sentirla serena della mia stessa scelta di Centro.

Poi arriva il momento del suo pick-up e del suo transfer. I giorni passano tranquilli, lei è rilassata e mi racconta ogni giorno cosa fa per tenersi impegnata, mente e corpo.
Ma arriva il giorno delle Beta. Scrive che è la prima davanti al laboratorio e che comunque, leggerà i risultati la sera insieme al marito.
Poi arriva l'ora di pranzo e manda una foto con un piatto di salumi, commentando "mi consolo così..", quindi capisco che nulla, non è andata. Nonostante i non fantasintomi, nonostante la sua tranquillità e un milione di altre cose che non sapremo mai, il sogno si era appena infranto. Anche per lei!

Non la conosco di persona e sappiamo bene come messaggi e sms siano realmente fuorvianti per rappresentare le emozioni, ma mi ha dato l'impressione di essere comunque ancora calma e tranquilla. Mi ha detto che si, il pianto c'è stato, ma si è rimessa subito in careggiata per ritrovare quell'ottimismo che l'ha caratterizzata in questi mesi. Sono una coppia giovane, con alcuni problemi ma risolvibili grazie ad una ICSI - anzi in particolare IVM (maturazione in vitro degli ovociti, che è utile nei casi in cui non è indicata la stimolazione ovarica: grazie alla IVM è possibile prelevare ovociti escludendo quasi del tutto la somministrazione di gonadotropine e poi, ottenere la maturazione ovocitaria nei laboratori), che li ha portati al primo transfer. Anche loro, come noi, non sono riusciti a congelare nulla, ma è già un piccolo passo avanti aver avuto un embrione da coccolare.

Perchè dico "mi rivedo in lei (a volte)"? Perchè anche io ho dovuto ammorbidire Mr.P., gli ho dovuto far capire quali erano i pro e contro della situazione, come lei ha fatto con suo marito; entrambe abbiamo dovuto prendere in mano la situazione, cercando di non coinvolgere il nostro mondo esterno, ma tenendo tutto per noi; ci siamo districate nella burocrazia, tra appuntamenti ed analisi.. Abbiamo fatto la stessa strada che percorrono moltissime donne (anche le stesse Amica M. ed Amica T. per esempio), ma lei l'ho sentita vicina forse perchè l'ho "vista" sdraiata nello stesso letto dove ero stata io; l'ho vista entrare nello stesso ascensore del reparto Santa Chiara e, percorrere la strada fino al laboratorio. Anche lei, come me, si è affidata al Dottor Claude e ho provato un moto di affetto, per lei e per lui (che mi scriveva un sacco di mail rassicuranti prima e durante la breve gravidanza). Speravo che anche questa coincidenza le portasse fortuna a PE, invece, è andata così. Forse, proprio come doveva andare.
Ed ora? Le ferite sono state leccate. Ripartiranno, con calma e senza stress. Alla fine c'è il Natale di mezzo, e magari tra una festa e un pacchetto, tra un flute di prosecco e un panettone.. chissà che non arrivi questo regalo tanto sognato!

4 commenti:

  1. E' una di quelle situazioni che vorrei commentare quello che mi passa dalla testa ma rischio di essere fraintesa... se vi scrivessi "come vi invidio" scatenerei un putiferio, come si può invidiare chi ricorre ad un centro fertilità? Quello che intendo è che con i problemi che avete siete riuscite a far ragionare i vostri compagni e ad averceli accanto, vi supportano nella ricerca... quello che mi butta giù è sapere che questa ricerca la devo fare da sola, senza alcun supporto, e perciò potrò arrivare sino ad un certo punto con le analisi, non le potrò mai finire e soprattutto non potrò mai rivolgermi a qualsiasi "operazione", ICSI o altro che sia...

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    1. Tranquilla. Ho capito cosa vuoi dire e lo so, ti ho letta!! Potresti provare magari con stimolazione da "clomifene", in modo che lui non abbia bisogno di nessun aiuto? (magari provare con qualche integratore, tipo MACA?).
      Se vuoi, come ti ho già detto, scrivimi in privato!

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    2. Sono imbranata... come faccio? Dal tuo profilo privato?

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  2. Tutti così gli uomini, mi ricordo ancora la nostra "discussione" di quando avvilita dalla situazione presi la decisione di rivolgermi all'ospedale che poi tramite Icsi ci ha regalato Topina.
    Per lui non era necessario, avremmo potuto aspettare e vedere, chissà cos'altro poi. A distanza di tempo non ho mai smesso di ricordargli che l'indolenza nella vita non paga.
    Anche per quest'altro miracolo arrivato naturalmente sono stata io ad incaponirmi con la storia del l'agopuntura, in fondo l'appuntamento per seconda pma ce l'avevamo a dieci mesi di distanza, perché nel frattempo non tentare altre strade?!?

    Sono così, geneticamente tutti accomunati. Dal canto mio la fortuna di saperlo prendere/convincere o che il suo peggior difetto, cioè l'indolenza, si trasforma talvolta in una non-volontà di lite, pertanto poi acconsente.

    Però è dura e comprendo ogni vostra parola.

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