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Il corpo, macchina perfetta?

In questi ultimi mesi, spesso mi sono sentita dire che "il corpo è una macchina perfetta. Se ancora non sei rimasta incinta, il corpo non ha ancora focalizzato e trovato il momento adatto".

Nell'antichità Cartesio individuava in ogni uomo una caratteristica importante per elevarlo al di sopra di tutto il creato, ovvero la sua capacità di ragionamento; il filosofo sosteneva come il corpo sia una macchina "incomparabilmente ordinata, che ha in sé movimenti più meravigliosi di qualsiasi altra tra quelle che gli uomini possono inventare"; ma grazie al cogito, l'uomo è in grado di compiere azioni secondo la sua volontà, tanto da provare emozioni autentiche, e di scegliere come impostare la sua vita..

Anche se, costantemente minacciato da agenti esterni, il corpo è ogni giorno in lotta per sopravvivere; ma nonostante tutto il corpo lotta e guarisce dalle malattie più varie, resiste alle minacce senza che, sul piano cosciente, l'essere umano si accorga di nulla.
Grazie alle nuove tecnologie e alle conquiste in medicina è stato possibile approfondire ogni singolo aspetto del corpo umano: possiamo studiare la pelle, possiamo osservare la conformazione di ogni organo, possiamo viaggiare attraverso il battito del cuore e scoprire com'è fatto e come funziona.

Però poi, che succede "nel mondo reale"? Quando si è "emotivamente" pronti per diventare madri (genitori comunque come coppia) è "tardi" per il nostro corpo il cui ritmo biologico comincia a seguire un andamento proprio, indipendentemente dai nostri desideri. Cosa succede dentro di noi allora? Cosa è successo a me e Mr P.? L'infertilità ti rende vetro, fragile e sottile. Ti lascia un dolore quasi come un lutto, ti fa sentire diversa ed in colpa. E poi c'è tanta rabbia, rabbia nei confronti di una natura - di un corpo - che ti tradisce. Ma è una macchina "perfetta" questo corpo. Giusto?
Fino ad ora il percorso ha lasciato un senso di impotenza, questa dannata ricerca.. tentativi, analisi, cure ormonali, monitoraggi, prelievi, sconfitte. "Cadere e rialzarsi" è diventato il nostro mantra.

Perchè insieme alla natura poi, c'è anche la scienza ed è possibile servirsene per aiutarsi. La PMA rappresenta una cosa e il suo contrario: è una cosa bella e dolore. Sicuramente un salto nel vuoto, incerto e pericoloso (quanto ci si fa male quando si cade, eh!).
La PMA rappresenta in molte coppie, la possibilità rara e preziosa che permette di diventare genitori. In tanti ci stanno riuscendo, perchè la scienza e il corpo hanno funzionato insieme. Le due macchine si sono settate sulla stessa funzione: creare una vita.

Purtroppo molto spesso si pensa che la PMA abbia il "potere" di far ringiovanire, riportando indietro le lancette dell'orologio biologico.
Dati alla mano, emerge che la "fecondazione artificiale" venga intesa come un trattamento comune, eppure non è una terapia, perché non rimuove le cause della sterilità/ infertilità. La PMA è stata inventata per superare problemi come tube chiuse o sperma di cattiva qualità. Solo negli ultimi anni, è diventata un pò "l'ultima spiaggia" per chi come noi, è un caso sine causa.

Continuo a rincorrere la speranza che il mio corpo inizi a lavorare nel modo giusto (come quando dopo l'aborto, mi hanno cominciato a dire "l'utero si ricorda, quindi il fatto che sia rimasta incinta una volta sia di buon auspicio") e che davvero al prossimo incontro con la scienza, le cose vadano al posto giusto, come se stessimo giocando una partita a Tetris..

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