Passeggiando con Mr. P., ci siamo trovati davanti al parco vicino casa e commentavamo come fosse
sempre più vuoto di bambini che giocano e sempre più pieno di erbacce e sporcizia.
Appena girato l'angolo, ci imbattiamo in 3 ragazzini sui 14 anni, appoggiati al muretto del parco, tutti e tre con gli occhi sullo smartphone. Così, senza dirsi nulla, ma facendo ogni tanto qualche smorfia.
Mio marito, se n'è uscito con "io alla loro età, stavo sempre con il pallone tra i piedi. Mi ricordo che quando c'era qualche cane che lo rincorreva e lo bucava, si andava di corsa dall'altra parte della strada a comprarne un'altro alla bottega. Hai più visto palloni li? Prima c'erano le ceste piene".. e sospirando, abbiamo continuato la nostra passeggiata.
Il divario tra le generazioni è un argomento da utilizzare come terreno di incontro e scontro (in particolare se si parla di genitoti VS figli). Spesso si contesta ai ragazzi le abitudini moderne che hanno pienamente
acquisito.
Se parliamo come se fossimo genitori, allora avremmo difficoltà a scambiare con i nostri figli anche solo
poche parole, in quanto ai ragazzi non interessa chiacchierare in
famiglia oppure hanno altri impegni / progetti per la testa. Noi invece, eravamo sempre un fiume in piena, pronti a raccontare quello che ci succedeva, anche perchè avevamo più tempo per farlo, o comunque, più tempo da passare con i genitori. Non dico che i conflitti non ci fossero, anzi, ma eravamo più rispettosi.
Se fossimo genitori, forse tendemo ad imporre regole che ci venivano date quando erano noi figli. Anche se guardandomi intorno, mi pare che spesso il genitore contemporaneo, fa finta di dare delle regole, perchè nel momento in cui il figlio non è d'accordo, si crea uno scontro, quindi date le regole, ci si mette un baleno per cancellarle. O cambiarle. Pensiamo anche, che le regole di una volta, potrebbero essere in contrasto con i tempi moderni:
innanzitutto, i ragazzi di oggi non vogliono
sottostare a nessuno, tanto meno ai propri genitori e poi rispondono a
esigenze diverse rispetto a quelle dei loro padri.
L'altro giorno, durante l'incontro con Amica C. e la sua pancia, le ho chiesto: "certo a pensare che tua figlia, possa fare le stesse cose che abbiamo fatto noi, un pò non ti vengono i brividi?".
E lei mi ha risposto con un sorriso: "se ci pensi bene, che abbiamo fatto di così pazzo in adolescenza? Cioè, sono cose che a noi sembravano un andare contro le regole, ma non siamo mai state scapestrate. Andavamo in motorino in 2 senza casco (quando non c'era ancora la legge e che paura quando ci fermò la polizia); dicevamo di tornare a casa con il coprifuoco, ma facevamo sempre più tardi (non c'era l'uso smisurato dei cellulari, anzi, noi l'abbiamo avuto a 18 anni, quindi ci si fidava sulla parola); ci siamo imboscate con qualche ragazzo in spiaggia a guardare le stelle, quando invece dicevamo di essere in comitiva.. Se fosse così, ci metterei la firma, perchè non abbiamo mai fatto male a nessuno e soprattutto, abbiamo instaurato fiducia nel rapporto con i nostri genitori. Ma pensi che loro, alla nostra età, siano stati dei santi? Pensa che hanno fatto il 68!!".
A conti fatti.. le generazioni cambiano e tutto si evolve. Noi (parlo dei mie contemporanei) ci trasformiano da figli in genitori e solo con il tempo, sapremo come gestirli e sempre, sentiremo dire "eh.. perchè noi alla tua età.."!
Diario di bordo, idee e scritture senza filtri. No-mammy blog! Voglio mettere nero su bianco alcune emozioni e sensazioni di questo percorso particolare, lungo e difficoltoso che stiamo iniziando ad affrontare: la PMA!
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È un argomento che mi trovo spesso ad affrontare anche con altri amici genitori. A me crescere un figlio in questo mondo spaventa tanto, e non mi riferisco solo alla parte etica del tutto, la guerra, la cattiveria e bla bla, ma proprio all'incomunicabilità dettata dallo stile di vita, non solo fra adolescenti e genitori, ma proprio fra persone.
RispondiEliminaMi spaventa l'enorme diversità di vivere rispetto a quand'ero ragazzina io, mi spaventa immaginare che potrei ritrovarmi come la maggior parte dei genitori di figli attualmente adolescenti nella totale incapacità di parlare e comunicare con il proprio figlio.
L'adolescenza è di per sé periodo di scontro, conflitto, ribellione... Gli adolescenti di oggi sono tutto questo all'ennesima potenza, si naviga costantemente a vista nella speranza non finiscano nei guai. Ed in più a peggiorare il quadro ci si mette la tecnologia a contribuire a quest'involuzione sociale, i social e tutto il resto.
Genitori che non sanno nulla dei propri figli, figli che non parlano in casa, insomma famiglie diverse.
Io un po' di paura ammetto di averla.