Ora però.. da un pò di tempo veramente, mi trovo a dover inventare qualche "storiella" per non dover dire a tutti che si, me ne vado. Ma vai dove? Quanto, con chi e perchè? PERCHE'?
Va bene che scrivo un blog, ok che racconto un pò quello che mi gira intorno (a volte a modi saga di Casa Vianello), ma non sono tenuta araccontare tutto a tutti. Ok, qual'è il problema, direte voi, non sei tenuta. No, non lo sono, ma se uno ha certe abitudini o impegni, appena cambia "rotta" sorgono i dubbi.
Il viaggio al Centro a fine febbraio, è stato mascherato insieme alle vacanze, quindi "vado a trovare mia cugina che sta a metà strada..". Brutto è stato quando l'amica x mi ha chiesto foto della città, ovvero "se puoi manda un pò di foto di Milano, è un pò che non ci vado". Ed ecco che mi sentivo come un rospo in gola. Alla fine, ho incaricato amica T. di mandarmi qualche foto recente della sua città e ci ho messo nel mezzo un paio di foto mia cugina, per mascherare la mancanza delle altre.
Ma ora, se sto via almeno 2 giorni, poi torno qui e poi devo risalire.. ma come faccio? Cioè, se me lo chiedono amica E. ed amica C., che mi invento? Ma posso io stare a farmi le paranoie, per non dover raccontare i fatti miei? Un giorno OVVIAMENTE gli racconterò tutto, ma oggi ancora non me la sento, non ho bisogno di questo.
Ieri, tra una Puntura e l'altra, mi guardavo allo specchio del bagno e facevo le prove, su cosa dire e come. Ma sarò matta a farmi tutti sti problemi, vero?
Cmq, DAY 6, superato, anche se un pò a fatica, tra 1000 impegni della giornata, una leggera nausea e mal di testa. Sono arrivata a casa morta e con una (spiacevole) sorpresa: macchie negli slip. Sono andata in panico - giusto perchè tutti dicono che devo stare più tranquilla - ma ho sentito la gine che mi ha tranquillizzato, e anche consultando "dottor google" e mille forum, mi sono convinta che ci sta. Cioè, nel momento della somministrazione del farmaco antagonista, ci possono stare delle perdite, dovute al "ricordo" del corpo del ciclo appena passato e a causa del "riposo forzato" delle ovaie.
E sto cavolo di farmaco, mamma mia quanto fa male. Sarò sicuramente esagerata, ma brucia tantisssssssimo, e poi anche ieri, chiazza rossa e bozzo. Bho, io comunuqe anche stavolta l'ho fatta con il tutorial, non mi sembra di sbagliare nulla.. Ero anche più agitata perchè ero sola a casa, quindi mi preoccupava fare la puntura (e non la pen) sola. Ecco.
Ma tornando a bomba sulla chiave del nostro argomento.. dicevamo quindi..
La bugia serve a creare uno spazio molto
intimo nel quale ci sentiamo protetti perché lì solo noi conosciamo la
verità, però bisogna saperne uscire; la bugia a volte ci offre il vantaggio immediato di tutelarci da qualcosa che ci
farebbe ben più male. Le bugie possono avere un valore protettivo. E' come se la bugia fosse una stanza, nella quale abbiamo l'illusione di stare comodi
perché lì dentro solo noi sappiamo qual è la verità.
E' ovvio che dire bugie fa male alla salute, cioè incrementa l'ansia, aumenta il rischio di mal di testa e di insonnia, potrebbe causare sbalzi di umore, umore stressato e teso. Ma quindi, nel mio caso, che dovrei fare?? Dire: "ciao, vado li a fare una cosa, che sto seguendo da 5 mesi, ma non ti ho detto nulla", oppure vado di bugia bianca. E se si, quale?
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe (Mark Twain)
L'amicizia è un rapporto che richiede rispetto e sincerità reciproci ma
può succedere che tra amiche ci si racconti qualche bugia per tenere
vivo o salvaguardare il rapporto. Io salvaguardo me stessa, che in questo momento, credo di essere la persona più importante per me, insieme a mio marito, ovviamente!
ti capisco anche io non ho messo al corrente tutti quanti degli esami che stiamo facendo io e mio marito qualcuno sa qualcuno non sa io ho detto solo a chi mi fido veramente
RispondiEliminaele https://eleaspirantemamma.wordpress.com/