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Mi sento rotta

Menti a tutti ed infine.. menti anche a te stessa.
Continui a dirti che "si, sto bene", invece lo sai che dentro, potresti sollevare le montagne con la forza della tua inquietudine.
A volte mi sento come se qualcosa dentro di me si fosse spezzato, o meglio che regolarmente sembra sistemarsi ma poi si spezza di nuovo.

Ve l'ho detto che ho un nuovo lavoro? Ho un altro lavoro e così, faccio la trottola cercando di conciliare tutte le cose, ma ovviamente, quando arrivo ogni sera a casa, riesco a malapena a trovare le parole per avere una conversazione decente con mio marito.
Ebbene si, mi sento rotta. Tipo un giocattolo, od una scatola. Un contenitore pieno di graffi, segni e lividi. Il tempo passata ed io sto li a trascinarmi.
Dicono che le donne possono essere un pò ammaccate, ma rotte no. Rotta è una cosa che non funziona più. Che non serve. E' giusto e corretto. Forse non rotta, ma quasi.

Ed io penso al mio utero vuoto, alla mia pancia che manda via i miei figli e forse per questo mi sernto "inutile" o forse, devo solo trovare altra forza e capire.
Forse dovrei, come spesso mi dico, essere grata per quello che ho e che sono, per l'amore che ho intorno e per quello che io posso e voglio dare.
Forse dovrei iniziare a pensare davvero che ci sono donne che possono anche vivere senza duplicarsi e sentirsi complete lo stesso. Forse dovrei pensare che una di queste donne, potrei essere io.

E' tornato il caldo e le pance escono allo scoperto; chi conosco che ha la pancia, inizia a lamentarsi del caldo, e del peso e di Pippo Pluto e Paperino.. E allora sono gelosa, invidiosa quando guardo una madre che non mette attenzione a quello che fa il figlio; ho le lacrime agli occhi quando ripenso all'anno scorso, quando in questi giorni mi cullavo la pancia in attesa della prima ecografia.
E mi sento sempre sul filo delle lacrime, chissà, magari solo perchè sono stanca.

Non ditemi "eh, sei stanca così, immagina con un figlio", perchè sto cercando di togliere la parola "FIGLIO" dall'uso quotidiano. Perchè è inutile che mi illuda pensando che "domani con un figlio come fai.. che dici.. dove vai..", perchè non lo so se avrò mai un figlio. E fa male, fa sempre più male pensarlo e ammetterlo. E le crepe della mia scatola si allargano (forse le lacrime le hanno bagnate e si sono ammorbidite).

Vorrei stare bene. Essere felice sempre, davvero.
Vorrei che mio marito mi guardi sempre e possa dire "che bello vedere i tuoi occhi che brillano, vedere il sorriso non solo sulle labbra, ma anche negli occhi".
Vorrei poter essere più serena e vivere tutto questo con più tranquillità, ma non ci riesco. Sono sempre amareggiata e lo continuerò ad esserlo, almeno finchè non cpairò/capiremo perchè non siamo in grado di procreare.
E poi chissà che succederà nel futuro, lo sapremo solo vivendo..

7 commenti:

  1. Ma per il momento i dottori non sono riusciti a capire dove sta la difficoltà?

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    1. Ciao Gufo. No, nessuno capisce. Dicono "sine causa", e quindi tutto diventa più difficile. Mio marito mesi fa mi rimproverava con "vuoi a tutti i costi sentirti dire di essere malata", ma no, vorrei solo capire dove poter agire in modo intelligente.

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    2. Anche secondo me fai bene a cercare di scovare questa causa. Ci dev'essere per forza, qualcosa che non è ancora stato valutato o esaminato. E non è questione mica di essere malati. Ho proprio l'impressione che se si trova la causa, la soluzione sarà a portata di mano.

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    3. Anche noi siamo “sine causa”, fra un mese affronteró la mia prima fivet...sperando nel miracolo

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    4. Ciao Silvy83.. Mi raccomando, tanta positività e dita incrociate!!

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  2. Enfatizzi fin troppo la gravidanza.
    E' solo un periodo, non sempre bello, di passaggio, di transizione, a volte di ansia e preoccupazione, che ti porta un figlio per tutta la vita...è lí che inizia il vero viaggio, la scoperta, il dono, la crescita

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    1. Grazie per il commento Bernie, ma capisci che, fino a quando non proverò tutto quello che porta la gravidanza, non potrò "sentirmi soddisfatta".
      C'è chi vuole fare il veterinario e chi il calciatore, chi la ballerina o la maestra: io ho sempre detto che da grande sarei voluta essere una mamma. E' solo un sogna di bambina? No, è la speranza che io e mio marito abbiamo per allargare la famiglia!

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